Gli Hyksos

La parola Hyksos (in greco antico Ὑκσώς), grecizzazione[1] del termine egizio heka khasut[2], è solitamente adoperata per indicare le genti che si spinsero nel Paese delle Due Terre nella fase finale del Medio Regno[3].

GENESI DELLA PAROLA

Heka khasut (Capo di un paese straniero[4]) è il vocabolo con il quale nel Papiro dei Re[5] sono denominati i sei monarchi formanti la XV dinastia. La parola, distorta in seguito in Hyksos, venne utilizzata in maniera ampia per indicare non solamente questi faraoni ma pure quelli della XVI dinastia[6] ed in modo più generico i popoli che giunsero in Egitto al termine del Medio Regno. I monarchi della XV dinastia sono frequentemente chiamati Grandi Hyksos in opposizione ai Piccoli Hyksos (principi locali subordinati ai Grandi Hyksos).

STORIA
Terre assoggettate dagli Hyksos

Sulla provenienza degli Hyksos sono state proposte numerose ipotesi: gruppi etnici comprendenti vari popoli stanziati, già in età preistorica, nel Medio Oriente e nella parte nordorientale dell’Africa, Hurriti[7], perfino Indoeuropei[8] ed ovviamente una confederazione di questi tre popoli. Gli Hyksos diressero ed amministrarono il Paese delle Due Terre in una fase storica nella quale lo stesso si caratterizzava per instabilità socio-politica e decadenza delle istituzioni civili. In 200 anni vi furono più di 200 faraoni ed in tale situazione gli Hyksos imposero la propria autorità trasmettendo nuovi valori, modelli e consuetudini di vita in Egitto. Dopo due secoli gli Egizi ebbero nuovamente stabilità politica e così furono in grado di mandarli via. La tradizione successiva che parla degli Hyksos come di invasori inaspettati, di gran lunga migliori nelle manovre militari per merito dell’impiego del cocchio[9], non ha trovato conferme nelle asportazioni di terreno per riportare alla luce monumenti od oggetti antichi.

Soldati egiziani con il loro scudo. Medio Regno.

La loro capitale fu Avaris[10], edificata sulla diramazione di Pelusio del Delta nilotico[11]. In aggiunta al già menzionato cocchio e all’impiego del cavallo[12], con i popoli che vennero dalla Palestina[13] arrivarono nel Paese delle Due Terre pure dei hurriti, come Teshup[14], che si mescolarono con quelli egiziani. In questa epoca notevole rilevanza ebbe nel Delta la venerazione di Seth[15][16], che successivamente, probabilmente per questa sua arrendevolezza all’avversario, sarà cacciato dal pantheon ufficiale egiziano e condannato a divenire un dio crudele. L’autorità degli Hyksos in Egitto si concluse grazie al sovrano Ahmose[17][18] (XVIII dinastia) che ristabilì l’unità[19] del Paese delle Due Terre[20], dando avvio al Nuovo Regno[21][22]. La penetrazione e diffusione degli Hyksos è stata raccontata da Manetone, ministro ufficiale del culto di Sebennytos[23], sulla diramazione di Damietta del Delta nilotico, che fu in vita nel III secolo a.C. durante il governo di Tolomeo II Filadelfo (Coo, 308[24]-gennaio 246 a.C.[25]) e scrisse la storia dell’Egitto (Aἰγυπτιακά, Aigyptiaká) dai primordi sino ad Alessandro Magno (Pella, 20 o 21 luglio 356-Babilonia, 10 o 11 giugno 323 a.C.) in tre volumi. Di tale opera restano attualmente solamente 32 frammenti.

BIBLIOGRAFIA

AA.VV., Egitto: Storia e Mistero, De Agostini, Novara 1999;AA.VV., Atlante Storico, Rizzoli Larousse, Milano 2004;

AA.VV., Antiche civiltà, RCS, Milano 2005;

  1. A. ARBORIO MELLA, L’Egitto dei Faraoni, Mursia, Milano 1989;
  2. BRESCIANI, L’Antico Egitto, De Agostini, Novara 2000;
  3. CANTÚ, I misteri delle piramidi: magia e segreti dell’Antico Egitto, Giovanni De Vecchi, Milano 1998;
  4. CIMMINO, Dizionario delle dinastie faraoniche, Bompiani, Milano 2003;
  5. DE ANGELIS – A. DI LENARDO, A. Exodus: dagli Hyksos a Mosè. Analisi storica sui due esodi biblici, Altera Veritas, Tivoli 2016;
  6. GRIMAL, Storia dell’Antico Egitto, Laterza, Bari 2007;
  7. HOLBL, A History of the Ptolemaic Empire, Psychology Press, New York 2001;
  8. JACQ, L’Egitto dei grandi faraoni, Arnoldo Mondadori, Milano 1999;
  9. JACQ, Vita quotidiana dell’antico Egitto, Arnoldo Mondadori, Milano 1999;
  10. P. LOVARI, Kemet: storia dell’antico Egitto, Harmakis, Montevarchi 2016.
  11. MCKECHNIE – P. GUILLAUME, Ptolemy II Philadelphus and his World, Brill, Leiden e Boston 2008;
  12. SCHLOGL, L’Antico Egitto, Il Mulino, Bologna 2005;
  13. WILKINSON, L’Antico Egitto. Storia di un impero millenario, Einaudi, Torino 2012.

[1] Fu Manetone a soprannominare gli invasori semiti Hyksos, storpiando il vocabolo egizio heka khasut.

[2] Aa.Vv. Antiche civiltà. vol. I. Milano: RCS, 2005, p. 62.

[3] Epoca della storia egizia che va dal 2055 al 1790 a.C.

[4] Cimmino, F. Dizionario delle dinastie faraoniche. Milano: Bompiani, 2003, p. 203.

[5] Supporto scrittorio risalente alla XIX dinastia, verosimilmente quando fu a capo del Paese delle Due Terre Ramses II (1303-1212 a.C.), vergato in ieratico, che fornisce la lista dei faraoni a partire dalla conduzione ad unità dell’Alto e Basso Egitto sino al momento della stesura del medesimo, indicante pure la cifra degli anni e qualche volta dei mesi e dei giorni del loro governo.

[6] De Angelis, A.; Di lenardo, A. Exodus: dagli Hyksos a Mosè. Analisi storica sui due esodi biblici. Tivoli: Altera Veritas, 2016, p. 20.

[7] Popolo stabilitosi a settentrione della Mesopotamia nel corso dell’Età del Bronzo (3500-1200 a.C.).

[8] Genti preistoriche contraddistinte dall’utilizzo linguistico del protoindoeuropeo, che abitavano in origine il medesimo territorio.

[9] CantÙ, G. I misteri delle piramidi: magia e segreti dell’Antico Egitto. Milano: Giovanni De Vecchi, 1998, p. 210.

[10] Schlogl, H. A. L’antico Egitto. Bologna: Il Mulino, 2005, p. 56.

[11] Jacq, C. L’Egitto dei grandi faraoni. Milano: Mondadori, 1999, p. 142.

[12] Jacq, C. Vita quotidiana dell’antico Egitto. Milano: Arnoldo Mondadori, 1999, p. 110.

[13] Lovari, L. P. Kemet: storia dell’antico Egitto. Montevarchi: Harmakis, 2016, p. 23.

[14] Divinità del cielo e della perturbazione atmosferica di particolare violenza, con forte vento e pioggia.

[15] Divinità del disordine, dei luoghi disabitati, della burrasca, dell’aggressività e di chi appartiene ad una nazione estera.

[16] Grimal, N. Storia dell’antico Egitto. Bari: Laterza, 2011, p. 245.

[17] Fu a capo dello Stato egiziano per circa 25 anni.

[18] Wilkinson, T. L’antico Egitto. Torino: Einaudi, 2012, pp. 208-211.

[19] Bresciani, E. L’Antico Egitto. Novara: De Agostini, 2000, p. 38.

[20] Aa.Vv. Egitto: Storia e Mistero. Novara: De Agostini, 1999, p. 74.

[21] Fase della storia egizia comprendente la XVIII, XIX e XX dinastia.

[22] Aa.Vv. Atlante Storico. Milano: Rizzoli Larousse, 2004, p. 32.

[23] Arborio Mella, F. A. L’Egitto dei Faraoni. Milano: Mursia, 1989, p. 286.

[24] Holbl, G. A History of the Ptolemaic Empire. New York: Psychology Press, 2001, p. 67.

[25] McKechnie, P.; Guillaume, P. Ptolemy II Philadelphus and his World. Leiden e Boston: Brill, 2008, p. 68.

 

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