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Ricostruzione grafica della Roma antica |
La fortuna di Locusta arriva con il suo trasferimento nella Città Eterna, dove apre una bottega sul colle Palatino. La sua fama comincia a farsi strada negli ambienti pregni di intrighi dell’epoca e si dice che ai suoi servigi siano ricorsi non solo eredi impazienti ma anche personaggi illustri come Messalina, ormai stanca dell’amante Tito, e la seconda moglie dell’imperatore Claudio, Agrippina. Nel 54 DC l’imperatrice fece avvelenare il marito, mediante una pietanza di funghi opportunamente trattati, al fine di favorire l’ascesa al trono del figlio Nerone.
L’anno successivo la morte di Claudio viene scoperto un avvelenamento ad opera di Locusta e la donna viene condannata. Nerone, salito al trono grazie anche agli uffici di lei, intercede in suo favore non solo salvandola da morte certa, ma anche elargendole numerose regalie. In cambio, per consolidare la propria posizione a capo dell’impero, le chiede di eliminare il quattordicenne Britannico che, essendo figlio di Claudio, è legittimo erede al trono.
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Locusta |
E qui parte la dovizia di perticolari nella narrazione della vicenda da parte di Svetonio: il primo tentativo di avvelenamento del ragazzino fallisce e Nerone, adirato, arriva a schiaffeggiare Locusta rimproverandola dell’accaduto. La donna si discolpa adducendo che la dose leggera somministrata era dovuta all’intenzione di far sembrare la morte del fanciullo come un decesso naturale. Nerone vuole assicurarsi che il veleno sia efficace e agisca in brevissimo tempo. Locusta prepara allora una polvere che sperimenta prima su una capra, poi su un maiale ed infine su uno schiavo la cui morte dopo poche ore soddisfa finalmente le aspettative dell’imperatore. L’ignaro Britannico così muore in preda alle convulsioni, dopo aver bevuto una coppa di vino – precedentemente sorseggiata dall’assaggiatore ma allungata successivamente con acqua versata da una brocca avvelenata – e viene sepolto la notte stessa, in tutta fretta per timore di clamori e senza pompa magna.
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Molto interessante. Davvero.
Salvatore Scalia.
Il bello della Storia è che è zeppa di personaggi interessanti come e più di un romanzo 🙂
In sostanza anche a quei tempi molti avvenimenti accadevano sotto banco. Sono cambiati gli attori i fatti invece…
Salvatore Scalia.
Esattamente. I tempi cambiano ma l'Uomo, anche se dice di studiare la Storia per imparare dagli errori del passato, rimane sempre lo stesso. Così è se ci pare e anche no. ;)
Direi che il peggioramento é in atto da tempo. Eppure quale maestro migliore potrebbe essere se non chi é stato?
Salvatore Scalia.
Verissimo