Gordon Doherty è uno scrittore scozzese di romanzi storici il cui amore per l’Impero Romano nasce proprio all’ombra del Vallo di Adriano e del Vallo Antonino. Al contrario però dei molti narratori dell’epopea romana che prediligono le vicende che ruotano attorno a Roma e alla fase di espansione europea dell’Impero, Doherty volge il suo sguardo a Oriente per toccare Bisanzio nel momento storico che si avvia al crepuscolo della dominazione romana.
Il legionario è il primo romanzo di una serie ambientata nell’Impero Romano d’Oriente intorno al 376 d.C. quando le pressioni delle incursioni dei barbari provenienti da nord ed est cominciano a farlo vacillare, e segue le avventure proprio delle legioni di frontiera, i limitanei.
Nei romanzi storici propriamente detti – ossia quelli in cui l’ambientazione storica è più di un semplice sottofondo esotico alla vicenda – è sempre gradito poter accedere a qualche ragguaglio storico che aiuti a inquadrare meglio, in maniera rapida e puntuale, il contesto in cui ci si sta per immergere con la lettura. Apprezzabile quindi, come ho sottolineato anche per altri autori, che il testo riporti un breve ma significativo background sull’Impero Romano d’Oriente, le legioni (in particolare l’XI Claudia, protagonista del romanzo), la religione diffusa in quel periodo nonché un piccolo glossario dei termini latini più usati.
Il legionario è prevalentemente un romanzo di azione/avventura e Doherty è abile nella costruzione delle scene di battaglia che fanno senza dubbio la parte del leone in questa storia. L’accuratezza della descrizione delle armi ed equipaggiamenti romani denotano una scrupolosa ricerca storica nonché capacità di riproduzione del contesto.
La trama è ben orchestrata e il ritmo è buono, anche se qua e là vi sono alcune forzature inserite probabilmente per servire da aggancio al prosieguo della storia nel successivo volume. I personaggi hanno un discreto livello di approfondimento, soprattutto il protagonista Numerio Vitellio Pavone e il tribuno Gallo, tenendo conto della loro natura pragmatica di miliziani e quindi non sono stati caratterizzati da eccessiva complessità.
L’unico appunto riguarda lo stile adottato in alcune conversazioni tra i commilitoni. Pur essendo il linguaggio e il gergo consoni al periodo storico, talvolta lo stile appare di una sensibilità troppo moderna, forse tipica del gusto anglosassone, che stride un po’ con l’ambientazione.
In conclusione posso affermare che Il Legionario è un’ottima finestra sull’Impero Romano poco esplorato nella narrativa, ossia quello d’Oriente. La scrittura fluida e accattivante si accorda a un ritmo narrativo che non conosce inflessioni. Il romanzo è consigliabile soprattutto a coloro che amano l’azione in battaglia.
Titolo: Il legionario
Autore: Gordon Doherty
Editore: Newton Compton
Pag.: 407
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Gian Luigi Longo
Ne hai parlato così bene che mi hai convinto quindi se non mi piacerà la colpa è solo tua ;)))
Anche il fatto che è ambientato nell'Impero Romano d'Oriente intriga molto.Ma dico io,qualche anno fa per trovare un romanzo sull'epoca romana dovevi fare una caccia al tesoro,adesso gli scaffali delle librerie non bastano più.C'è un boom che mi mette in difficoltà anche nella scelta.L'unica cosa che mi manca fino adesso è la lettura di un romanzo storico scritto da un'autrice.Non perché sono maschilista ma per la paura dell'inserimento dell'elemento sentimentale in questo tipo di racconti.Diciamo che devo trovare il coraggio :)))
Gian Luigi, per trovare un romanzo storico dalle "parti di Costantinopoli" scritto da un'autrice (senza smancerie) devi aspettare che finisca di scrivere il mio 😛 😀 Per quanto riguarda Doherty il suo romanzo è piuttosto "maschile", se posso dirlo senza passare per sessista, in quanto ci sono molte battaglie e lo spirito che permea il romanzo è molto militare. Quindi se piace dipende molto anche dai gusti personali. Hai perfettamente ragione sul fatto che l'Antica Roma goda ora in letteratura di una fama che non aveva da tempo e piano piano si vanno a descrivere vari momenti della sua storia. 🙂
Gian Luigi Longo
+Isabel Giustiniani si,vedo che mi hai capito riguardo al "sessismo" meno male.
Stai scrivendo un libro anche tu?!Ci puoi scommettere che aspetto! ;)
Si, credo che siano solo qualche centinaio di persone gli italiani che non stanno scrivendo un libro 😀 😀 😀
😉
Gian Luigi Longo
+Isabel Giustiniani ed io sono tra questi,altrimenti poi chi li legge? :D
Bravissimo! 😀 😉
Roberto Sarti
Mi ispira veramente tanto, penso proprio di aver trovato una nuova saga da iniziare a leggere, grazie di avermela fatta conoscere! ;)
È sempre un piacere leggere e recensire buone storie 😉
A. Giovanni Vitale
letto, in ebook, con molto piacere :-)
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