Il premio Nobel Nagib Mahfuz |
Il personaggio principale di questo componimento narrativo è l’adolescente Miri-Mon, interessato a conoscere il passato, il quale, grazie ad una missiva del genitore, ha la possibilità di conversare con coloro che ebbero stretti rapporti con il faraone eretico. Miri-Mon coltiva il genuino desiderio di comprendere le motivazioni che spinsero Akhenaton a modificare le norme giuridiche – e non solo quelle – di chi l’aveva preceduto nel governo del Paese delle due Terre. Pertanto incontra 14 individui, fra i quali il ministro ufficiale del culto di Ammone, il comandante della polizia (Mahu), il cerusico personale del sovrano (Bintu) ed ovviamente Nefertiti (la sposa del faraone), donna molto attraente e di grande perspicacia che non si spaventa facilmente e non si sottomette a nessuno. Di tutti questi personaggi si scopre, come facilmente prevedibile, che alcuni detestarono Akhenaton, altri gli furono favorevoli solamente per un senso di responsabilità e altri provarono un tenero affetto nei suoi confronti adorando essi stessi Aton, il quale raccomandava la pacificazione e la disponibilità ad aiutare i bisognosi.
Il Mahfuz non ha voluto esternare le proprie idee ed i propri sentimenti su Akhenaton e sulle persone che ebbero frequenti contatti con il sovrano, ma è intenzionato a far comprendere come la malvagità umana, l’ingordigia, l’avidità, la superbia e la lussuria non abbiano età né epoca e come il Male, sotto diverse forme, possa stravolgere la vita degli uomini. Inoltre desidera che sia il lettore a formarsi una opinione sul monarca più indecifrabile e poliedrico dell’antico Egitto e sulle persone con le quali Miri-Mon ha avuto amabili conversazioni.
Il giudizio su questo romanzo è senza dubbio positivo. Il linguaggio è semplice, scorrevole e comprensibile. Il rigore storico dell’autore non viene mai meno e non può essere messo in discussione. Un romanzo meritevole di una considerevole attenzione che consiglio di regalare a coloro che sono interessati alle civiltà antiche, in particolare a quella egizia.