“Se permettete m’unisco a voi, credo che stiate andando verso la costa, ed un arma in più fa sempre comodo visto anche la mercanzia che porta il mercante”
“Nessun problema, amico, ma vi avverto che qui tra di noi si parla molto e si discute di tutto ciò che riguarda l’Impero, sia dal punto di vista religioso, che militare , che economico, che sociale quindi preparatevi anche voi”
“Di certo Padre io non mi tirerò indietro”
Milizie bizantine |
Ciotola creata dal vetraio siriano Ennione da Sidone |
“Vedete, amici miei, qui all’interno tra la cucine e la stiva si possono trovare sino ad un migliaio tra anfore e vasellame, tutte ben immagazzinate e posizionate in modo che nulla venga rotto.
Più in là potete ammirare le lucerne di cui queste zone e quelle africane vanno tanto famose in fatto di produzione”
“Figliolo, questi mirabili artisti e cesellatori producono mi sembra anche oggetti di metallo che servono normalmente nella liturgia. Sarebbe interessante vedere qualche nave che trasporta questa merce, se possibile”
“Padre, chiederò al capitano della nave, mio buon amico, se in porto c’è qualcuno che trasporta questa oggettistica”
“L’importanza del commercio del vasellame di ceramica o di metallo e delle pietre marmoree è basilare per comprendere appieno la funzionalità e la ricchezza di una stato, infatti dal rapporto di produzione e di vendita effettuata è possibile ragionare anche in termini di produzione primaria, cioè agricola.
Se la vendita di una materia secondaria è in crescita, significa che anche i fabbisogni alimentari saranno richiesti maggiormente e questo fa si che si muova tutta l’organizzazione che fa capo all’amministrazione statale ed alle prefetture provinciali che ne devono valutare i flussi”
“Conseguentemente vi sarà anche un aumento delle imposte sul manufatto e mi toccherà andare in giro con i miei soldati per smuovere chi è recalcitrante a pagare…”
Il Castello del Mare – Sidone |
“Padre, so che non approvate ciò che noi stiamo per fare, ma tenete presente che siamo uomini, non facciamo nulla di male e paghiamo bene i servigi della ragazza, io sono militare, passo con i miei uomini settimane senza vedere una donna lassù nei ridotti, non so come facevano a resistere i padri che vivevano nel deserto, ma so che dovevano avere una grandissima forza mentale per resistere ad ogni tentazione”
“Mia moglie lo sa, del resto io sto lontano da casa per mesi per i miei commerci, ma ho sempre fatto il mio dovere di coniuge e ci vogliamo bene, ci rispettiamo”
“Figlioli, non aspetterete da me la benedizione per l’atto che state per compiere m’auguro. Che Iddio possa farvi capire che state sbagliando perseguendo questa strada, ma avendovi conosciuto so che siete persone serie per cui ritengo che la vostra sia solo mancanza di volontà nel perseguire la purezza dell’amore.
Io starò qui a pregare per le vostre anime”
Colonna di Pompeo – Alessandria d’Egitto |
“Non sapevo che sapessi combattere, mercante”
“Bisogna essere preparati a tutto, sono un uomo tranquillo, ma so qual è il mio dovere, difendo i miei interessi, e se non sono un bravo come te ad usare la spada, stai tranquillo che qualcuno ne spedirò davanti al tribunale di Dio”
Antico predone saraceno |
“Padre, amico mercante, non ho nessuno a cui lasciare detto qualcosa ora che sto per affrontare il Tribunale di Dio, vorrei che voi raccoglieste le mie cose e le teneste, avete condiviso con me tanta strada, abbiamo parlato a lungo della nostra società, dei nostri desideri, delle nostre lacune, delle meraviglie che questo Impero ci riserva, della sua grande forza sociale motrice d’una civiltà grandissima.
Ho sempre operato nel nome di Dio, non ho mai ucciso se non per necessità, ma credo d’essere stato un buon uomo, non ho avuto la fortuna d’altri, ma non ho mai desiderato cose impossibili, avrei voluto una vita serena ed una famiglia, ma così non è stato.
Perdonatemi tutti.”
“Figliolo, tu ora hai una grande famiglia, quella di Dio che ti circonderà sempre per l’Eternità, non hai peccato più d’altri, sei stato un brav’uomo e Dio lo sa.”
“Amico mio, porterò sempre con me le tue cose che mi saranno care e narrerò in tutti i viaggi che spero di fare di un uomo solitario, giusto, leale, che aiutava chi affrontava la strada lunga e perigliosa per pochi denari ma con tanto amore”
“Sai figliolo, nel deserto egiziano ha vissuto per sessant’anni uno dei nostri padri spirituali ed anacoreta Macario all’incirca 150/200 anni fa, egli durante questi lunghi anni scrisse sembra parecchio, apoftegmi, lettere, preghiere e omelie anche se non vi sono conferme rispetto all’ufficialità.
Egli vagò per l’alto Egitto dunque senza una meta fissa, e soprattutto dotato solo della sua sacca e della penna con cui scrisse indubbiamente messaggi di stampo messalianico che poi furono ovviamente purgati durante il Concilio di Efeso nel 431.
La sua spiritualità monastica è di primaria importanza proprio in rapporto al discorso fatto in un posto precedente e relativo all’ascetismo cristiano.”
“Padre da quello che voi avete detto sempre ed anche in precedenza mi sembra che abbiate una particolare predilezione per questo spirito di vita, insomma mi sembra che voi vogliate emulare il modo di vivere di questi grandi anacoreti”
“Hai ragione, ad Alessandria ci saluteremo ed io serberò di te un grande ricordo, ma il mio destino sarà nel deserto, a meditare ed a pregare per tutta l’umanità, possa Dio darmi la forza di tenere fede a questa mia scelta”
Biblioteca di Alessandria d’Egitto |
“Padre, credo sia venuto il momento dei saluti, abbiamo attraversato quasi tutto l’Impero venendo da oriente, abbiamo visto cose meravigliose, abbiamo avuto modo di scambiare opinioni su tutto ciò che lo scibile umano poteva presentarci, credo che ne sia valsa la pena, io ho imparato molto, e questo mi servirà anche nel futuro, il mio lavoro non mi consente distrazioni e debbo tornare a Costantinopoli, lo farò imbarcandomi con la merce che ho comprato qui ad Alessandria, il viaggio sarà sicuramente più veloce e sicuro, ma state certo che rimpiangerò le notti passate sulle alture, nel deserto, nelle oasi”
“Dobbiamo ringraziare il Dio perché c’ha permesso di poter assaporare queste gioie della vita, il nostro lavoro è duro, essenziale, senza fronzoli, ma costante, e lo possiamo fare perché la tradizione e la cultura che albeggia nelle nostre menti ci permette di superare anche momenti difficili.
Sappiamo trarre da ogni circostanza la via d’uscita migliore.
Non dimentichiamo che la società romana permette la salita alle cariche più alte anche di gente umile, gente che si fa strada appunto attraverso tutti i gradini sociali, e ciò obbliga di conoscere a fondo la società in cui viviamo.
Tu lo sai, caro mercante, che coloro che umilmente sono saliti al potere e che ricoprono cariche sono prodighi di sovvenzioni per dotti e scuola per la gente comune, creando così i presupposti per un’istruzione media più elevata
Io dedicherò la mia vita da oggi a servire Iddio da solo nel silenzio dell’immensità del deserto che vedi laggiù all’orizzonte, dove tra pietre e sabbia rovente avrò modo d’incontrarlo e di continuare con Lui i discorsi che abbiamo iniziato tra noi durante il viaggio”
Ricomplimenti Enrico!!!