Per la rubrica Interviste Autori, Storie di Storia ospita oggi la scrittrice Alessandra Leonardi che ci parla di sé e del suo romanzo Oracoli.
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D1. Benvenuta Alessandra. Parlaci un po’ di te. Chi sei? Cosa fai? Dove vai?
Beh, sono domande che mi pongo spesso anche io! 😛 Sono nata e vivo a Roma, città a cui mi sento molto legata. Ho fatto vari mestieri ma in questo periodo non sto lavorando e così mi dedico a tempo pieno alla scrittura… e a tutto ciò che ne deriva! Dove arriverò? Non lo so, ma l’importante, come si dice, è il viaggio, non la meta.
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D2. Come sei approdata alla scrittura? E cos’è per te la scrittura?
Ho sempre amato scrivere, sin da piccola; solo pochi anni fa ho deciso di partecipare a un concorso letterario, sono stata selezionata e da allora non ho più smesso. La scrittura per me è il mezzo ideale per narrare tutte le storie che vogliono essere raccontate e che compaiono nella mia testa matta: c’è chi si esprime con l’arte, chi con le fotografie, chi col cinema, il mio metodo è la scrittura!
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D3. Hai un genere preferito o ti piace spaziare, sperimentare nuovi stili e nuovi generi?
Preferisco il genere fantastico, quindi fantasy e fantascienza, ma amo sperimentare e spaziare tra i generi: ho scritto anche racconti horror, gialli, mainstream e poesie e sto scrivendo un romanzo storico che mi sembra un po’ la tela di Penelope, speriamo che riesca a finirlo presto!
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D4. Parliamo del libro che hai pubblicato con NPS Edizioni: “Oracoli”. Come è nata questa storia?
“Oracoli” è un’antologia di quattro racconti sulla divinazione nel mondo antico, è nata dalla mia passione per il mondo antico e per questo aspetto che univa i popoli dell’antichità, la necessità di chiedere oracoli per qualunque attività volessero intraprendere.
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D5. Quali sono gli elementi che la rendono, a suo modo, originale?
L’elemento più originale è il genere, quello del fantasy mediterraneo, ovvero non di matrice anglosassone o nordeuropea ma appunto mediterranea, basato su miti e leggende della nostra area di origine e appartenenza. Tutti i racconti sono basati su uno studio attento e rigoroso delle usanze dei popoli antichi, delle loro credenze, usi e costumi, una base perfetta su cui costruire le mie storie fantastiche.
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D6. Ci puoi far “assaggiare” un piccolo estratto?
Vi lascio l’incipit del racconto “Porpora”, che apre il volume:
Il mare, così profondo e mutevole nelle molteplici sfumature di colore e nelle forme originate dalle cor-renti, esercitava ai miei occhi di bambino un fascino magnetico a cui ero impossibilitato a resistere.
Durante il nostro viaggio sull’imbarcazione che ci avrebbe condotto a una nuova casa e a una nuova vi-ta, trascorrevo ore a osservare gli spruzzi di schiuma e il movimento dell’acqua che sembrava spostarsi al nostro passaggio, remissiva e ossequiosa; lo sciabor-dio aveva un effetto ipnotico e la mia mente volava lontano, immaginando le terre meravigliose che avrei scoperto prima di arrivare all’isola chiamata Shardan.
In realtà, in quei guizzi, in quei repentini cambi di colore e direzione, cercavo altro: squarci sul futuro.
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D7. A chi consiglieresti “Oracoli”?
La consiglio a tutti gli amanti della storia antica e del genere fantastico, come fascia d’età direi dai 14 anni in su.
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D8. Chiudiamo con un consiglio di lettura. Quale libro ci consigli per affrontare l’inverno?
Un libro solo eh?! Il mio libro preferito è Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley, da leggere assolutamente!
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Grazie per essere stata con noi.
Grazie a voi!
Leggi la presentazione del libro “Oracoli”
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