Egypt: The Book of Chaos – Nick Drake


 

The Book oh Chaos è il terzo della trilogia che Nick Drake, sceneggiatore e commediografo inglese, ha dedicato all’antico Egitto. I precedenti avevano come figure protagoniste rispettivamente Nefertiti e Tutankhamon.

Essendo io un’amante della storia egizia, in particolar modo del periodo attorno al regno di Tutankhamon, avevo già letto e recensito il secondo volume della trilogia (Tutankhamon. Il libro delle ombre). Non ho potuto resistere nemmeno di fronte a quest’ultimo capitolo della serie che, oltretutto, affronta un episodio molto particolare della storia del Paese delle Due Terre: la richiesta al re ittita Šuppiluliuma, da parte di una regina egizia, che le fosse inviato un principe da prendere come sposo e farlo salire sul trono d’Egitto.

 

L’identità di questa regina è incerta in quanto nel documento risalente al periodo amarniano ritrovato nella capitale ittita (le Gesta di Šuppiluliuma I narrate dal figlio Mursili), si fa riferimento a lei chiamandola soltanto Dakhamunzu, che probabilmente è la lettura ittita del titolo egizio Tehemetnesu (“Sposa del re”). Un titolo generico, quindi, e non un nome che possa identificare la donna in maniera precisa e inequivocabile.

 

Gesta di Šuppiluliuma I

Molti storici hanno speculato su chi potesse essere questa regina. Alcuni sostengono si possa essere trattato della stessa Nefertiti, ma l’idea predominante è che le lettere siano state inviate da Ankhesenamon, la vedova di Tutankhamon, ultima superstite della XVIII dinastia e senza figli.

All’inizio del XIV sec. A.C. troviamo il regno ittita e quello egizio in guerra da decenni, quindi l’iniziale diffidenza di Šuppiluliuma di fronte a questa richiesta è più che giustificata. Il sovrano risponde inviando a Tebe un proprio ambasciatore per verificare la situazione. Al ritorno di questi con la conferma della genuinità delle intenzioni della regina, decide infine di inviare uno dei suoi figli: Zannanzaš.

Il povero principe non giunse mai a destinazione, probabilmente assassinato durante il viaggio.

Con la morte di  Zannanzaš finisce la storia conosciuta, lasciando spazio alle numerose domande su chi lo abbia ucciso e perché; su quali complotti ci possano essere stati e che fine abbia fatto la regina Ankhesenamon dopo il fallimento del suo piano, dal momento che anche di lei non ve ne è più stata traccia.

Šuppiluliuma I

Tutti questi interrogativi trovano spazio nella ricostruzione romanzata di Nick Drake che prende spunto da questo avvenimento per raccontarci un’altra avventura del suo detective Rahotep, Seeker of Mysteries.

The Book of Chaos si apre con Rahotep, agente del Medjay, ossia la polizia, che sta indagando sulla scia di omicidi che il traffico di oppio sta lasciando dietro di sè a Tebe, con nuove partite di merce e un nuovo fornitore che sta soppiantando i vecchi cartelli della droga.  L’azione si sposta ben presto quando viene convocato dalla regina Ankhesenamon per un incarico molto delicato: proteggere l’inviato reale che porterà a Ḫattuša, la capitale ittita, la sua disperata richiesta di aiuto. Il faraone Ay, suo sposo, sta morendo e lei sa che le rimane poco tempo prima di rimanere isolata nella sua stessa corte e preda delle aspirazioni al trono del generale Horemheb.

 

Horemheb

Rahotep parte quandi per questa missione clandestina, assieme a pochi fidati, fino nel cuore del regno nemico, attraversando terre governate da falsi alleati e stati ribelli, dove la fedeltà all’uno o all’altro regno sono dettate da convenienza e corruzione.

L’epilogo del principe Zannanzaš, per chi conosce già la sua vicenda, è scontato, ma l’autore ha saputo intrecciare una tela di complotti e situazioni che tengono vivo l’interesse per tutta la lunghezza del romanzo. Durante la missione, inoltre, Rahotep si trova ad affrontare la piaga del traffico di droga alla sua fonte, diventandone egli stesso vittima oppiomane e lottando contro i propri demoni e quelli della vendetta.

Il romanzo di Drake è ricco di colpi di scena e un paio di twist inaspettati, l’ultimo dei quali (a cui non posso accennare per non spoilerare) mi è sembrato un po’ “tirato per i capelli” come se l’intenzione dell’autore fosse stata più quella di voler stupire il lettore a tutti i costi che seguire una logica.

A parte questo, i paesaggi e le atmosfere dell’antico Egitto sono state ricreate in maniera ottima, come quelle alla corte ittita e degli altri popoli, come gli Apiru.

Ankhesenamon

Come nel precedente romanzo su Tutankhamon, ho trovato il detective Rahotep troppo moderno nelle situazioni da “polizia procedurale”, tuttavia bisogna dire che Drake ha saputo sviluppare appieno questo personaggio, la cui dote migliore e vincente è senza dubbio l’umanità. Non ci troviamo, infatti, di fronte ad un eroe invincibile ma a un uomo con sentimenti e debolezze come tutti gli esseri umani. E la sua forza sta innanzitutto proprio nel lottare per superarle.

Purtroppo questo romanzo non è stato (ancora) tradotto in italiano ed è attualmente disponibile solo nella sua versione originale. Ne consiglio comunque la lettura, soprattutto agli amanti dei thriller storici per le sue caratteristiche di “giallo”.

 

Titolo: Egypt: The Book of Chaos

Autore: Egypt: Nick Drake

Editore: Black Swan

Pagg.  400

LINK 

 

 

 


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *