Pillole di Storia Antica: 365 curiosità per ogni giorno dell’anno – Costantino Andrea De Luca


Costantino Andrea De Luca viene alla luce a Padova nel 1995. Quando aveva 10 anni il padre acquista e gli dona un romanzo storico, che origina in lui un forte interesse per la storia antica. Da allora legge e raccoglie opere storiche di qualsiasi genere, in special modo quelle degli autori classici. Nel dicembre del 2017 apre la pagina Facebook Una pillola di storia antica al giorno, che incontra il favore degli internauti, cosicché attualmente la sua community online, in grande crescita, annovera più di 150.000 individui. Pillole di Storia Antica è il suo primo testo pubblicato da Newton Compton.

Costantino Andrea De Luca

Di particolare importanza per una piena comprensione del volume Pillole di Storia Antica: 365 curiosità per ogni giorno dell’anno (edito nel mese di novembre del 2019) risulta il prologo dal titolo A cosa serve la Storia? Nello stesso l’autore dichiara che: «Prima di tutto, devo provare a rispondere a questa fondamentale domanda (se non altro perché il mio libro non sembri del tutto inutile). La maggior parte degli studiosi, di fronte al quesito, si limita a rielaborare una famosa frase di Cicerone: “La storia è testimone dei tempi, luce della verità, conservatrice della memoria, maestra di vita, messaggera dell’antichità”. In particolare, si focalizzano quasi tutti sulle parole Historia magistra vitae. Si tratta di un concetto semplice ma illuminante, che invita a studiare il passato per imparare a vivere meglio nel presente (evitando di commettere gli stessi errori di tanti uomini nati prima di noi). Questo ragionamento sembra sensato, ma è davvero il punto cruciale della questione? Personalmente ne dubito. Anzi, lo ritengo un aspetto abbastanza secondario. È un po’ come se mi chiedeste: “Costantino, perché dovrei visitare Padova?”, e io, da giovane padovano quale sono, vi rispondessi: “Perché qui da noi si beve un ottimo spritz”. Ciò è senz’altro vero, ma ci sono ragioni più importanti: la mia città ha un patrimonio artistico e culturale per certi versi unico nel suo genere (consiglio a tutti di entrare nella Cappella degli Scrovegni almeno una volta nella vita). Ma allora perché si studia davvero la Storia? Per rispondere a questa domanda, bisogna innanzi tutto capire cosa sia la Storia. Secondo la prestigiosa enciclopedia Treccani, si tratta del “complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate. Modernamente, anche tutto ciò che le condiziona e ciò che esse coinvolgono (fatti geografici ed ecologici, fatti demografici, presupposti antropologici e sociologici, fatti economici)”. A mio avviso questa definizione, sebbene migliori nella seconda parte, rimane inadeguata rispetto alla nostra attuale visione dell’Universo. Per quale motivo infatti dovremmo considerare solo gli aspetti che riguardano il passato dell’umanità, come se questi fossero slegati da tutto il resto? Siamo così egocentrici? Eppure la scienza ci dice che siamo solo formiche su un insignificante puntino sparso in mezzo a centinaia di migliaia di miliardi di miliardi di altri pianeti, che subiscono continuamente gli effetti delle eterne leggi del Cosmo. Non vedo quindi perché la definizione debba escludere la storia di Saturno, o gli eventi verificatisi sulla galassia di Andromeda, o il modo in cui ogni punto dell’Universo interagisce con tutti gli altri. Non vedo nemmeno perché ci si debba limitare solo al passato. È come se ci fosse un immenso mare in cui tutti sguazzano felici, e noi studiassimo solo un minuscolo microbo (il passato dell’umanità) che viene trascinato via dalle onde senza nemmeno sapere il perché. Non ha senso, bisogna avere il coraggio di allargare la prospettiva. Ed è per questo che io considero la Storia come una immensa ragnatela che si dirama in infinite biforcazioni e che porta un evento ad avere implicazioni su qualunque altro, sia questo nel passato, nel presente o nel futuro, sia questo sulla Terra, su Saturno o sulla galassia di Andromeda. Quindi, tornando alla domanda principale, perché studiamo la Storia? Per lo stesso motivo per cui studiamo la fisica, la chimica, l’astronomia… Per lo stesso motivo per cui guardiamo le stelle nelle notti d’estate, chiedendoci quale sia il senso dell’esistenza. Studiamo la Storia perché vogliamo capire cosa diavolo stia succedendo intorno a noi: abbiamo a disposizione l’ombra di un tassello, ma non facciamo che sognare quanto sia meraviglioso il mosaico completo. Se questi miei deliri filosofici non dovessero avervi convinto, potete sempre ripiegare sulle parole del grande Marc Bloch: “Certamente, anche se la storia fosse giudicata incapace di servire ad altri scopi, resterebbe pur sempre a suo favore il fatto che procura uno svago”.

 

 

Come è nato questo libro?

Nel 2006, quando ero ancora un bambino, mio padre mi regalò il romanzo Annibale di David Anthony Durham. Mi innamorai così della storia antica, scoprendo le folli imprese di un uomo in grado di attraversare le Alpi con gli elefanti. Da allora colleziono testi storici di ogni tipologia, per lo più di autori antichi: Plutarco, Polibio, Seneca, Erodoto, Senofonte… lottano insieme a molti altri tra i miei scaffali, tentando di farsi rileggere per l’ennesima volta. Il 14 ottobre del 2017 un’amica, su Whatsapp, mi chiese di raccontarle una pillola di storia antica al giorno. Ancora una volta, neanche a farlo apposta, c’era di mezzo Annibale. La stramba richiesta della mia amica era infatti una conseguenza del fatto che le avevo appena rivelato come il cartaginese avesse perso un occhio a causa di una infezione. Così iniziai a scrivere un piccolo aneddoto storico ogni giorno, divertendomi come un matto. Un paio di mesi dopo, a metà dicembre, pensai di condividere queste pillole di storia antica anche su Facebook. Senza sapere bene quello che stessi facendo, aprii una pagina e provai a pubblicarle, cercando di capire se ci fosse qualcuno interessato a leggerle. Meno di un mese dopo ero seguito da oltre 10.000 persone e ricevevo ogni giorno messaggi di congratulazioni da sconosciuti, sparsi per tutta Italia. Felicemente sorpreso, decisi di continuare questo percorso postando ogni giorno un aneddoto storico. In seguito qualcuno mi propose di riunire il tutto in un libro; l’idea mi sembrò buona e improvvisandomi scrittore, editor e pubblicitario per un trimestre di incessante lavoro, riuscii ad auto-pubblicare un’opera forse poco raffinata da un punto di vista stilistico, ma comunque degna di essere letta. Le vendite superarono le mie più rosee aspettative e a gennaio del 2019 iniziarono a piovermi addosso offerte da case editrici famose a livello nazionale. Colmo di gioia ed entusiasmo, scelsi di firmare con la Newton Compton e mi rimisi subito al lavoro per creare una nuova edizione che potesse finalmente finire nelle librerie. O almeno, è ciò che mi auguro mentre scrivo queste righe. Il presente libro contiene 365 pillole di storia poste in ordine cronologico, scollegate l’una dall’altra da un punto di vista narrativo. Si può quindi aprire a qualunque pagina, senza rischiare di perdersi. Quasi tutte le pillole sono accompagnate da un approfondimento, in cui indico le fonti ed esprimo riflessioni personali. Nel libro si trova davvero di tutto, da grandi avvenimenti epocali che cambiarono per sempre la storia dell’uomo a piccoli aneddoti divertenti, da antiche massime filosofiche a malinconiche storie d’amore. La maggior parte dei contenuti riguarda il periodo antico, ma vi sono anche delle eccezioni preistoriche, medievali, moderne e contemporanee. Ogni pillola è frutto di lunghe ricerche, eseguite nel tentativo di raggiungere un buon grado di attendibilità storica. Nonostante ciò, è giusto precisare che non si tratta di un libro scolastico finalizzato allo studio della materia. Dove ho potuto, infatti, ho prediletto il lato divulgativo rispetto a quello storico. Detto questo, tutti gli eventuali errori sono da imputare esclusivamente al sottoscritto».

Si ritiene che quanto detto nel prologo da Costantino Andrea De Luca abbia spiegato a sufficienza scopi e finalità del libro preso in esame. Di grande utilità sono le cartine, le immagini, la bibliografia. Un’opera meritevole di attenzione che si consiglia di leggere e regalare a coloro che sono interessati alla storia ed in particolare a quella antica.

 

Titolo: Pillole di Storia Antica: 365 curiosità per ogni giorno dell’anno

Autore:  Costantino Andrea De Luca

Editore: Newton Compton Editori

Pagg. 349

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