Lo scontro armato di Arausio ebbe luogo il 6 ottobre del 105 a.C. nell’attuale centro abitato transalpino di Orange[1] (Provenza) tra le forze armate romane (90.000 soldati e 10.000 uomini a cavallo) e diverse popolazioni germaniche (200.000 individui) senza dimora stabile (Cimbri[2], il cui sovrano era Boiorix, e Teutoni[3], il cui monarca era Teutobod, in gran numero, appoggiati dagli Ambroni[4] e Tigurini[5]).
Le legioni romane erano condotte dal console Gneo Mallio Massimo (senatore), homo novus, e dal proconsole per la Gallia Quinto Servilio Cepione[6], console l’anno anteriore ed esponente della nobiltà. La diseguale posizione sociale determinò scarsa coordinazione[7] e disparità di opinioni[8] fra il console e il suo subalterno e causò ai Romani un grave insuccesso militare[9], nel quale morì la maggioranza dei suoi militi[10]. Quanto accaduto facilitò l’irruzione nella Gallia Narbonense[11] e in Italia[12] dei Teutoni e dei Cimbri. Questa disfatta sarà successivamente vendicata da Gaio Mario[13] (Cereatae, 157 a.C. – Roma, 13 gennaio 86 a.C.) nei famosi combattimenti posteriori contro queste due popolazioni [scontro armato di Aquae Sextiae (102 a.C.) e scontro armato dei Campii Raudii (101 a.C.)][14].
Secondo una leggenda l’insuccesso militare di Cepione sarebbe stato cagionato dal suo furto empio[15] dell’Aurum Tolosanum (l’Oro di Tolosa), il probabile bottino proveniente dall’edificio destinato al culto religioso di Apollo[16] a Delfi[17], depredato nel corso delle scorrerie celtiche[18] in Grecia.
Cicerone[19] (Arpino, 3 gennaio 106 a.C. – Formia, 7 dicembre 43 a.C.) nel De natura deorum riporta l’espressione aurum habet Tolosanum, con la quale si fa riferimento alle sventure provocate da guadagni sacrileghi.
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[1] Pani, M.; Todisco, E. Storia romana. Roma: Carocci, 2008, p. 163.
[2] Originariamente erano stanziati nell’odierna Danimarca.
[3] Provenienti dalla penisola dello Jutland.
[4] In principio vivevano nelle Isole Frisone.
[5] Popolo celtico abitante l’attuale Svizzera e la Germania meridionale.
[6] Politico del II secolo a.C.
[7] Teyssier, E. L’ascesa dell’impero romano. Gorizia: Leg, 2016, p. 85.
[8] Montanelli, I. Storia di Roma. Milano: RCS Libri, 1997, p. 183.
[9] Aa.Vv. La Grande Storia. vol. XII. Milano: RBA ITALIA, 2016, p. 42.
[10] Frediani, A. I grandi generali di Roma antica. Roma: Newton & Compton, 2003, p. 132.
[11] Provincia romana che comprendeva, pressappoco, le attuali regioni amministrative di Linguadoca-Rossiglione e Provenza-Alpi-Costa Azzurra, poste nella Francia meridionale.
[12] Spinosa, A. La grande storia di Roma. Milano: Arnoldo Mondadori, 1998, p. 197.
[13] Console per ben sette volte.
[14] Badel, C.; Inglebert, H. L’Impero Romano in 200 mappe. Gorizia: Leg, 2015, p. 40.
[15] Michelet, J. Storia di Roma. Santarcangelo di Romagna: RL Gruppo Editoriale, 2009, p. 387.
[16] Divinità del disco solare, della capacità di divinare il futuro e delle epidemie di peste.
[17] Centro urbano della Grecia di età remota, quasi a 130 km da Atene.
[18] Clemente, G. Guida alla storia romana. Milano: Arnoldo Mondadori, 1985, p. 195.
[19] Leguleio, politico e retore romano.