SINOSSI
Come, quando e con quali scopi è nata l’Inquisizione? Chi sono stati i grandi inquisitori? Cos’era l’Index librorum prohibitorum? Questo libro, documentato e sorretto da una bibliografia scientifica e da fonti d’epoca, illustra in modo divulgativo la storia e gli aspetti del tribunale ecclesiastico che già dal Duecento si estese in Europa, istituito con l’intento di individuare e giudicare eretici, streghe e altre categorie ritenute “pericolose” con il ricorso a varie pene: da quelle spirituali a quelle fisiche, fino alla pena di morte. Una storia sociale e antropologica che fa luce sul passaggio, non indolore, tra Medioevo e modernità in Occidente, che racconta le vicende, entrate nell’immaginario popolare, di marrani, streghe e templari fra ortodossia e dissidenze, movimenti ereticali e riforme religiose.
RECENSIONE
Parlare di un argomento complesso come quello dell’Inquisizione, e di tutto ciò che ha comportato, non è mai facile. Ma Massimo Centini, con la sua opera “Storia dell’Inquisizione”, riesce a tracciare un quadro pressoché completo di ciò che questo periodo ha comportato. Lo studioso, accademico e docente di Antropologia Culturale presso la Fondazione Universitaria Popolare di Torino, nonché professore di Criminologia, riesce a parlare del periodo in questione in modo semplice e chiaro. L’opera è ben curata e contiene numerosi approfondimenti sui metodi e anche sui processi del Tribunale dell’Inquisizione. Centini guida il lettore a capire questo complicato periodo, che ancora oggi continua a far discutere sia l’opinione pubblica che gli stessi studiosi. Nel corso della sua opera, l’autore dimostra obiettività nel narrare i fatti, i quali, come dice appunto nelle prime pagine del libro, vanno inquadrati in quella che era anche la koinè culturale delle epoche in questione. Ottima anche la disquisizione storica circa l’Inquisizione Medievale e quella cinquecentesca.
Centini utilizza moltissima bibliografia e soprattutto documenti storici per parlarci del “Tribunale di Dio” in tutte le sue sfaccettature. Un’opera completa, destinata soprattutto a chi vuole studiare da vicino questo complesso periodo. Quella di Massimo Centini, più che un’opera storiografia, appare uno strumento essenziale per potersi accostare con discernimento ad un argomento complesso come quello trattato nel libro. Nell’opera viene anche ben trattato il processo ai Cavalieri Templari: l’autore parte dalla loro nascita, fino alla loro scomparsa, analizzando tutte le fase salienti del processo e delle relative accuse lanciate contro di loro. Qui emerge il ruolo preponderante che gli inquisitori hanno avuto durante tutto il processo all’Ordine. Anche in questo caso l’autore è chiaro e obiettivo.
Nel libro si raccontano poi le vite di tantissimi inquisitori, come Bernardo Gui e il più famoso Tomas de Torquemada. Il libro termina con una carrellata dei più bei film che parlano dell’argomento Inquisizione, utili sicuramente ad approfondire il contesto storico in cui nasce e matura questo tribunale. Un’opera assolutamente da leggere quella di Centini, che trascina il lettore pagina dopo pagina nei meandri della complessa società medievale e rinascimentale. Al lettore l’Inquisizione apparirà sì come una vicenda umana piuttosto cruda, ma nello stesso chi si accosta all’opera di Centini potrà conoscere fatti e personaggi che fanno parte della loro epoca. Il libro di Centini, a mio modesto parare, può collocarsi all’apice dei saggi storici che trattano dell’argomento.
Titolo: Storia dell’inquisizione. I metodi e i processi del tribunale di Dio
Autore: Massimo Centini
Editore: DIARKOS
Pagg. 324