Giovanni Luigi Maria Brancato è venuto alla luce a Siracusa il 3 novembre 1950 e dal 1975 vive a Monza. Di professione imprenditore e manager nel ramo dei servizi, da sempre è appassionato di archeologia e storia antica. Da più di 35 anni studia la Civiltà Egizia ed ha dato alle stampe i seguenti volumi: Le Piramidi Egizie, La Civiltà Egizia, Storia ed Enigmi della XVIII Dinastia e diversi articoli sui Complessi Funerari Piramidali, la XVIII Dinastia, la Valle dei Re e delle Regine, il Pensiero Egizio. In aggiunta tiene lezioni e conferenze di Geroglifico e sull’antico Egitto presso scuole, enti privati e pubblici.
Di particolare importanza per una piena comprensione del testo I Geroglifici: introduzione alla lingua e scrittura egizia (pubblicato nel mese di maggio del 2016) è l’introduzione dell’autore. Nella stessa Giovanni Luigi Maria Brancato afferma che: «Rivolto ai neofiti, agli studenti, ai tanti appassionati dell’Antico Egitto e a tutti coloro che desiderano approfondire la propria conoscenza sulla Cultura Egizia, questo contributo non ha certamente la pretesa di sostituirsi ai testi di illustri Egittologi, bensì quella di preparare, attraverso una esposizione chiara nel testo arricchita da una serie di tabelle riepilogative difficilmente presenti in altri testi, ad una più completa ed approfondita conoscenza della Lingua e della Scrittura Geroglifica. Già, i Geroglifici: (di)segni misteriosi ed incomprensibili a prima vista, si riveleranno gradatamente per quello che sono e cioè una Lingua ed una Scrittura, come tante altre definite morte, della quale occorre solo trovare la giusta chiave di comprensione perché possano manifestarsi in tutta la loro intrinseca bellezza ed accompagnarci alla scoperta di una Civiltà che non ha avuto eguali nella Storia dell’Uomo. Certamente il Geroglifico non è la lingua del futuro ma come tutte le Lingue Morte appartiene ad un passato la cui conoscenza è indispensabile per capire le nostre origini, il nostro presente ed almeno delineare il futuro che ci aspetta. Studiare e comprendere i Geroglifici, anche senza diventare provetti Egittologi, aiuterà a compenetrare una Civiltà, probabilmente la più grande mai esistita nella Storia dell’Uomo. Benché a noi, Posteri, ci sia stato riservato un grande privilegio, quello cioè di poter assistere, da spettatori interessati, in un arco temporale ben definito, a un brandello completo di Storia dell’Uomo dalla sua nascita sino alla sua fine, l’Egittologia tuttavia è una scienza da considerarsi ancora giovane.
Neppure duecento anni or sono (1822) Jean François Champollion riusciva a sciogliere il nodo che ha consentito di interpretare i geroglifici (Medw – Neterw, le Parole Divine) restituendo alla luce tremila anni di Storia dell’Uomo, rimasta celata nelle tenebre della non conoscenza per oltre millecinquecento anni. Da allora è stata una continua rincorsa, via via più frenetica, al conoscere tutti gli aspetti di questa Civiltà, attraverso la traduzione di papiri e steli e all’interpretazione di testimonianze archeologiche nuove o alla riscoperta di vecchie. Uno sforzo filologico immane che ha occupato e occupa costantemente migliaia e migliaia di studiosi di tutto il mondo. I media, invece, si lasciano attrarre da tuttologi-imbonitori che popolano il piccolo schermo e le librerie, dai venditori di mummie che propongono sempre sensazionali rivelazioni e che sono oggi, purtroppo, i veri padroni del mercato della Conoscenza non solo nel campo dell’Egittologia. Degli Studiosi, parliamo solo di essi, molti si sono però fermati allo studio della forma, pur contribuendo in maniera determinante alla conoscenza dell’Antico Egitto e non sono riusciti a interpretare lo Spirito Egizio attraverso un’analisi approfondita dei documenti e delle testimonianze archeologiche. Ecco, credo che la frontiera vera dell’Egittologia sia rappresentata da una rivisitazione e un’esegesi delle fonti sinora tradotte, quelle sacre innanzitutto, che vada però oltre il significato letterale della traduzione, per cercare di decifrare quei complessi meccanismi che hanno portato l’Uomo Egizio a scrivere i Testi delle Piramidi, il Libro dei Morti, il Libro dell’Am-Duat in cui è racchiuso il vero segreto di questa Civiltà rappresentato dallo sforzo dell’Uomo di quel tempo volto alla ricerca della Verità e dell’Immortalità. Compito difficile, lo so. Bisognerebbe essere di multiforme ingegno e poliedrica cultura: archeologi, storici, psicologi, filosofi insieme e in più avere quell’umiltà, quel senso della propria limitatezza la cui coscienza rappresenta il punto di partenza per una continua Rinascita. Rinascita di cui gli Egizi, attraverso la loro simbolica religiosità ci hanno tramandato l’importanza che non è stata, per lo più, recepita. La maggior parte dei nostri attuali studiosi e intellettuali sono invece troppo pieni di sé, gelosi ed invidiosi l’uno dell’altro del proprio sapere e tanto presuntuosi e saccenti da considerare assiomi del Pensiero e del Pensare le proprie idee, disprezzando quelle degli altri illustri colleghi. Magra consolazione che il disprezzo sia reciproco: questa forma di ottusità, va a discapito dell’Uomo e della sua Conoscenza.
Perché, allora, questo mio contributo, che vorrei ancora una volta sottolineare a costo di passare per logorroico, di carattere puramente divulgativo, senza nessun altro scopo e tanto più pretesa, che va a sommarsi ad altri simili contributi esistenti? I presupposti per la creazione di questo contributo (la parola libro mi è ostica per come potrebbe essere interpretata) nascono da oltre trent’anni di studi, dall’aver assiduamente frequentato l’Egitto e dall’esperienza pluriennale presso la A.C.U. (Accademia di Cultura Universale) e la U.T.E. (Università per Tutte le Età) dove il Corso di Geroglifico da me tenuto assieme a quello sull’Antico Egitto, hanno incontrato tanto interesse, suscitato tale passione nelle Persone che l’hanno frequentato, da essere fonte di gratificazione per la mia persona. Il trasmettere, anno dopo anno con immutato entusiasmo e Amore il mio piccolo sapere, è stato e continua ad essere il contributo più grande che io possa dare alla Civiltà Egizia. Questo mio insegnare, senza presumere di essere docente, senza finalità di voto e di giudizio (per i discenti) ed economiche o di prestigio (per la mia persona), grazie anche a una coinvolgente dialettica con i discenti, mi ha portato a sviluppare, approfondire e migliorare la mia conoscenza sul Mondo dell’Antico Egitto, stimolando ancora di più la mia curiosità e la mia sete di conoscenza verso questa Civiltà passata, ma non trascorsa. Grazie, quindi, ai miei Bambini della ACU e della UTE per ciò che mi hanno dato e per quello che in futuro, ne sono certo, mi daranno. I Geroglifici sono alla base della conoscenza del Mondo Egizio. Mi perdonerà il mio Maestro e Amico Alberto Elli per la limitata trattazione dell’argomento ma lo scopo è di far prendere una basilare confidenza, poco o nulla conoscendo, con la Lingua e Scrittura degli Antichi Egizi e con i termini e le frasi più usate in Egittologia evitando la confusione tipica in cui si trova chi si avvicina al Mondo Egizio. Gli argomenti che saranno trattati, divisi in quattro parti, sono descritti nell’Indice e saranno accompagnati, dove è ritenuto necessario, da brevi e semplici Esercizi che aiuteranno, con uno sforzo minimo, il lettore-discente ad andare gradatamente avanti per confrontarsi con altri esercizi sempre più complessi (ma non troppo …….) anche con l’aiuto di un piccolo Dizionario Italiano-Egizio composto da oltre 300 termini e comprendente tutti i Segni che sono presenti nel testo. Non poteva mancare una parte dedicata alla Dottrina Reale dove con i vari argomenti riguardanti il Faraone, è presentata, sovrano per sovrano, la completa Titolatura Reale dei Faraoni della XVIII dinastia. Un cenno particolare va infine fatto per l’Appendice dove sono presenti un’inedita Cronologia Dinastica (la presenza di quasi tutti i Cartigli Faraonici della Storia Egizia, costituiscono un’eccellente occasione per esercitarsi nella traduzione) e la Lista Completa dei Segni di Gardiner. Buona Lettura».
Si ritiene che quanto detto nell’introduzione dall’autore abbia spiegato a sufficienza scopi e finalità dell’opera presa in esame. Di grande utilità risultano la Bibliografia, la Titolatura Reale dei Faraoni della XVIII dinastia, la Cronologia Storica e Dinastica, la Lista Gardiner ed il Dizionario Egizio – italiano. Un libro meritevole di attenzione che si consiglia di leggere e/o regalare a coloro che sono interessati a conoscere e studiare la scrittura geroglifica dell’antico Egitto.
Titolo: I Geroglifici: introduzione alla lingua e scrittura egizia
Autore: Giovanni Luigi Maria Brancato
Editore: Youcanprint
Pagg. 196