I Geroglifici: scrivere come uno scriba. Introduzione alla grammatica del Medio Egiziano – Pietro Testa


Pietro Testa, venuto alla luce a Napoli nel 1943, ha conseguito la laurea in Architettura ed ha svolto la professione di insegnante per oltre trenta anni nei Licei Artistici. Ha preso parte negli anni ’80 -’90 a dieci missioni con la Cooperazione Tecnica per gli stati in via di sviluppo nella istituzione educativa cantiere dei dervisci Mewlewi al Cairo. Inoltre ha partecipato ad una missione archeologica nel 1991 a Medinet Madi in Egitto con la Prof.ssa Edda Bresciani. Infine ha dato alle stampe parecchi testi e pezzi su svariati argomenti di egittologia.

 

Pietro Testa

 

Di particolare importanza per una piena comprensione dell’opera I Geroglifici: scrivere come uno scriba. Introduzione alla grammatica del Medio Egiziano (pubblicata nel mese di febbraio del 2021) risulta la prefazione. Nella stessa l’autore afferma che: «Dalle nebbie della preistoria egiziana, come in altri luoghi della terra, compaiono scene di caccia, di rituali, impronte di mani, ecc., testimonianze mute della percezione visiva degli uomini dell’epoca: le cosiddette pitture rupestri. Alcune zone del Sahara ci hanno restituito queste raffigurazioni, espressione di un innato senso grafico di qualche membro di un clan, e che ci tramanda la realtà di un habitat non desertico, ma verde e con presenza di acqua. Ebbene, queste pitture sono anche il primo tentativo di scrittura ideografica che si svilupperà timidamente in epoca protostorica per poi affermarsi nell’era storica, espressione di un Egitto organizzato socialmente e culturalmente ancora in embrione, ma che sente il bisogno di tradurre in segni un insieme di suoni, cioè la lingua, per fissarli in modo comunicativo e per sempre su supporti vari: schegge litiche, pezzi di avorio o legno, cocci di vaso, ecc. Nasce così la scrittura geroglifica che, attraverso il tempo, diventa sempre più organizzata per riflettere un pensiero, un’idea, un concetto espresso oralmente e tale tramandato per memoria, ma che poteva perdersi per una serie d’imprevisti. Così la scrittura riflette lo svolgersi della storia dell’antico Egitto ed esprime le caratteristiche delle varie sfumature della società egiziana.

In tal modo nasce la scrittura monumentale, atta a perpetuare su pietra le gesta dei re; la scrittura religiosa per fissare per sempre le tradizioni orali; la scrittura privata per l’epistolografia e il commercio; la scrittura letteraria per i romanzi e la saggistica sapienziale. Con questo mezzo quasi magico si coagula il tessuto connettivo della società egiziana, poiché scrivere è un fatto di élite, una conoscenza e una pratica che s’innestano nettamente nel cuore dei meccanismi del potere. Lo scritto, organizzatore e creatore, partecipa dall’origine della civiltà nilotica alla strutturazione del mondo o, quanto meno, alla rappresentazione che le lettere si fanno dell’universo che le circonda. In definitiva la scrittura geroglifica è un sistema complesso, e lo diventa sempre più nello scorrere dei secoli, perché rimanda contemporaneamente al linguaggio e al mondo. Essa ha un carattere doppio: i suoi elementi fungono da segni che si riferiscono alla lingua, e da immagini che riproducono le forme del mondo. La scrittura geroglifica è inclusiva poiché, per la sua stessa concezione, abbraccia tutto ciò che può essere raffigurato e, quindi, rappresenta una specie di enciclopedia illustrata che, quando presente in ambito religioso terreno o ultraterreno, fa rivivere il mondo intero nel microcosmo di un tempio o di una tomba: ma qui entriamo nel dominio della magia, anche se sappiamo che la scrittura era la parola del dio.

 

Geroglifici egizi

 

Come accennato prima, la scrittura geroglifica riflette il corso della storia dell’antico Egitto: Antico Regno; Medio Regno; Nuovo Regno; epoca tarda, ecc. Ogni periodo ha una sua grammatica espressione della parlata, e le varianti sono complesse, come del resto in ogni storia di una lingua. In questo libro ho voluto realizzare una necessità che da lungo tempo m’inseguiva: una grammatica dell’egiziano classico (lingua del Medio Regno) in italiano, secondo il percorso grammaticale della nostra lingua, nei limiti delle differenze tra questa e quella dell’antico egiziano. Questa esigenza è dovuta al pio desiderio di offrire un testo in italiano a chi volesse cimentarsi nella conoscenza del sistema geroglifico. Ciò perché le grammatiche inglesi, francesi, tedesche e in altre lingue hanno un modo di tradurre l’antico egiziano secondo la loro lingua … e le differenze sono abbastanza sostanziali. È superfluo dire che lo studio della grammatica geroglifica non è cosa da poco, poiché le sfumature e le caratteristiche dell’antico idioma sono piuttosto differenti dalle nostre, appartenendo esse a un modo di pensare e a una cultura culla del Medio Oriente. Sarebbe opportuno che il lettore risolva da sé gli esempi che illustrano le varie regole, sia graficamente sia grammaticalmente. L’importante è avere molta pazienza e una buona memoria, è si avrà la soddisfazione di tradurre la tastiera magica della scrittura geroglifica».

 

Si ritiene che quanto detto nella prefazione da Pietro Testa abbia spiegato a sufficienza scopi e finalità del libro preso in esame. Di grande utilità risultano gli esercizi alla fine di ogni capitolo, gli esercizi da documenti, la Lista Gardiner, il dizionarietto, le dinastie dell’antico Egitto, i distretti dell’antico Egitto, la carta geografica del Delta, la carta geografica del Medio Egitto e la carta geografica dell’Egitto meridionale. Un testo meritevole di notevole attenzione che si consiglia di leggere e/o regalare a coloro che sono interessati a conoscere e studiare la scrittura geroglifica dell’antico Egitto.

 

I Geroglifici: scrivere come uno scriba

Pietro Testa

  • Editore ‏ : ‎ Harmakis (1 febbraio 2021)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 410 pagine
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 8831427466
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8831427463

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