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Messalina e il figlio Britannico, Louvre |
Giovinetta irrequieta, Messalina detestava trascorrere il suo tempo nella splendida dimora imperiale. Infatti le piaceva avere una vita dissoluta e amorale. Si narrarono sulla sua persona (ma lo si fa pure oggi) le cose più ripugnanti: che avesse obbligato il consorte di imporre ai ragazzi gradevoli di piegarsi alle sue bramosie sessuali, che avesse avuto rapporti incestuosi con le persone legate a lei da un vincolo di parentela derivante dai comuni genitori, che alla notte vendesse il proprio corpo nelle case di tolleranza (conosciuta con il nome di Licisca, che significa «la donna-cagna»), posti nei quali (tolti interamente i peli dal proprio corpo ed apportati miglioramenti estetici al viso e agli occhi con cosmetici) si concedeva a chi lavorava abitualmente sulle navi e agli schiavi o prigionieri che combattevano nell’arena per diverse ore ogni giorno. Plinio il Vecchio narra che in una circostanza Messalina sollecitò la più famosa donna del momento, che esercitava la prostituzione, a misurarsi in una competizione e riportò la vittoria per aver avuto venticinque amplessi in ventiquattro ore. Venne dichiarata «invicta» ed il poeta Giovenale affermò che: «lassata viris, nondum satiata, recessit» (stanca, ma non sazia, smise).
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Conio raffigurante Messalina proveniente da Creta |
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Messalina – Henrique Bernardelli. |
Sicuramente è più famosa la rappresentazione di Messalina come meretrice piuttosto che quella più credibile fornita da Giovenale stesso nella satira sesta che la propone come una donna dotata di una forte sensibilità e che si innamorava in modo travolgente.
È opportuno ricordare che le relazioni amorose con persone diverse dal coniuge non erano infrequenti nella Roma imperiale. Esisteva una certa libertà sessuale e inganni e relazioni extraconiugali nella dimora dell’imperatore costituivano un’abitudine, celando sovente ragioni politiche.
Ma perché Messalina venne trattata così duramente dagli autori di trattati storici? Si possono fornire due spiegazioni. In primis Messalina era la consorte dell’imperatore Claudio e di non secondaria importanza era la sua appartenenza alla «gens Iulia». Proprio perché era la sposa dell’imperatore il suo stile di vita non piacque ai sostenitori di Claudio, i quali in seguito alle «nozze» con Gaio Silio le proibirono perfino di incontrarsi con il coniuge.
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La morte di Messalina – Victor Biennoury |
Lo scrittore e poeta francese Alfred Jarry scrisse un componimento narrativo in prosa dal titolo «Messalina» nel 1901. Messalina è stata pure il personaggio principale nella narrazione a disegni, che ha per argomento l’amore sensuale in cui il testo scritto è in gran parte limitato a dialoghi essenziali inseriti nelle nuvolette, «Messalina», edito da «Ediperiodici» dal 1966 al 1974.
BIBLIOGRAFIA
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S.J. KOVALIOV, Storia di Roma, Pgreco, Roma 2011;
T. MOMMSEN, Storia di Roma antica, Sansoni, Milano 2001;
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A. ZIOLKOWSKI, Storia di Roma, Bruno Mondadori, Milano 2006.