300. Nascita di un Impero. La Battaglia di Salamina – Andrea Frediani


 

Trama:

I Trecento spartani di Leonida sono caduti, l’immenso esercito di Re Serse sembra essere ad un passo dalla conquista della Grecia Settentrionale e dalla tanto agognata vendetta contro gli ateniesi, responsabili di aver miracolosamente fermato la precedente ondata persiana nella storica battaglia di Maratona (490 a.C.).

Diceo, zelante oplita focese, si trova nella parte più sacra di Atene, volto a proteggere le “mura di legno” tanto decantate dalla Pizia come ultima difesa della capitale della democrazia greca.
Nonostante il suo scetticismo nei confronti della profezia dell’oracolo, Diceo sente di dover combattere e, se necessario, sacrificarsi per lavarsi di dosso l’onta di non aver potuto offrire la sua lancia in sostegno dell’esercito di Re Leonida: al suo contingente, infatti, era stato imposto di ripiegare all’ultimo momento, per ordine di un comandante intimorito dai soldati del Gran Re.

Le vicende del giovane oplita lo portano ben presto a combattere a fianco di Basilide e Labda, fuggiti in maniera rocambolesca e misteriosa dalle terre della Tiranna di Alicarnasso, Artemisia, stretta collaboratrice ed amante di Serse.

La donna, infatti, sta lottando con astuzia e coraggio per ritagliarsi un posto di rilievo fra i satrapi del Gran Re, nonostante sia vittima di un conflitto interiore che la porta a dover raggiungere un precario equilibrio fra i propri sentimenti e la propria ambizione.

Temistocle, conscio della rovina imminente della piccola resistenza ateniese, dopo aver ordinato l’evacuazione della polis decide di prendere in mano le sorti della flotta della Lega Panellenica – guidata formalmente dallo spartano Euribiade, ma composta in larga maggioranza da navi ateniesi. Il suo piano è quello di attirare la mastodontica flotta persiana nello stretto ed impervio spazio della Baia di Salamina, al fine di poter sfruttare appieno la manovrabilità delle navi greche e di ribaltare così lo scacchiere bellico in proprio favore.
Il suo ingegnoso piano, però, incontra presto l’opposizione di Euribiade, che vorrebbe costringere i persiani ad una battaglia campale contro l’esercito di terra guidato dal re spartano Cleombroto: così facendo, la gloria della vittoria andrebbe tutta a Sparta, già forte del sacrificio di Re Leonida, e la Laconia potrebbe ottenere un peso politico di enorme di rilevanza, raggiungendo la tanto agognata egemonia sulla Grecia, contesa da tempo con Atene.

Le vicende dei personaggi si intersecano e raggiungono l’apice con l’infervorare di una delle più grandi e note battaglia alla Storia: la Battaglia di Salamina.
Questo evento di immensa rilevanza determinerà la fine del conflitto fra greci e persiani.

Wilhelm von Kaulbach, 1868, la battaglia di Salamina

Commento:

Solitamente detesto ripetermi, ma questa volta lo voglio fare poiché intendo sottolineare nuovamente come Frediani sia “un grande narratore di battaglie”.

Vi confesso di aver letto questo libro in pochi giorni, poiché del tutto incapace di staccarmi dagli eventi e dalla trama incalzate, al punto di essere arrivata a sbrigare le faccende quotidiane nel minor tempo possibile per poter tornare ad immergermi completamente nel fragore della battaglia!

Per chi conosce l’autore, anche attraverso la mia precedente recensione de “il Dictator”, il modo il cui questo romanzo ha saputo rapirmi non sarà certo una sorpresa: l’autore, infatti, è molto apprezzato e criticato proprio per il suo modo di descrivere minuziosamente i combattimenti e le passioni dei suoi personaggi.
Se non gradite una narrazione storica ricca di spargimenti di sangue ed intrighi amorosi, anche a discapito dei dettagli storici tanto amati dai più pignoli, allora questo libro non fa al caso vostro; se invece, come me, ogni tanto amate rendervi partecipi degli eventi che hanno cambiato la Storia, sentendone addirittura gli odori, i rumori, le paure e le gioie, allora avete scelto il romanzo che adatto a voi.

Andrea Frediani

Le vicende dei personaggi si intersecano in modo magistrale, dando ad ognuno di essi un ruolo ed una storia ben precisi, entrambi rivelati al momento più opportuno.
La suspense segue passo a passo tutta la narrazione, per poi raggiungere il suo apice in modo naturale con l’avvicinarsi dell’imminente battaglia…e non vi abbandonerà fino alla conclusione della stessa, ve lo garantisco.

La trama è suddivisa nei punti di vista di svariati personaggi appartenenti entrambi gli schieramenti, con tutti i rispettivi retroscena, offrendo così una visione a 360° degli avvenimenti narrati.

L’unica delusione, a mio avviso, risiede nel finale: del tutto sprovvisto di un Epilogo in grado di dare ai personaggi il “(più o meno) lieto fine” che ci si aspetterebbe in un romanzo, specialmente quando si tratta dell’ultimo di una serie – “La Battaglia di Salamina” è il secondo romanzo della piccola serie de “I 300”, il cui primo libro è intitolato “300 guerrieri: la Battaglia delle Termopili”.
Con la fine della battaglia, infatti, anche le vicende dei personaggi terminano in modo sbrigativo, lasciando aperte le porte dell’immaginazione sul loro destino e su quello di Grecia e Persia, dando al lettore come un senso di “incompiuto”.

Il consiglio:

Questo romanzo non è adatto ai deboli di cuore…e di stomaco!
Immergetevi nella lettura di questo libro solo se apprezzate il genere di descrizione cruda e diretta che questo autore offre: se avete difficoltà nel rapportarvi a spargimenti di sangue, atrocità tipiche di un campo di battaglia, scene d’amore ed atti di violenza, allora posso consigliarvi altri autori più adatti a voi.

 

Titolo: 300. Nascita di un Impero. La Battaglia di Salamina

Autore: Andrea Frediani 

Editore: Newton Compton

Pagg: 384

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