La parabola di un potere demagogico nel suo consumarsi tra intrighi, populismi e spregiudicate politiche sociali nella Roma del I sec. a.C.

 “CLODIO” è l’avvincente romanzo di esordio di uno tra i misteriosi curatori della pagina Facebook Professor X, seguita da più di mezzo milione di utenti.  

Il testo è una coinvolgente ricostruzione storica che fa luce sulla figura di Publio Clodio Pulcro, politico  controverso e carismatico, la cui conoscenza è stata a lungo condizionata dall’ostilità della storiografia ufficiale. Middei ne ripercorre la parabola tra pubblico e privato, descrivendo le trame e i compromessi che avrebbero condotto alla fine della Repubblica e all’affermarsi del potere personalistico di Giulio Cesare, in un susseguirsi di ambiguità diplomatiche e sconvolgimenti sociali straordinariamente vicini alla contemporaneità del lettore odierno.

Clodio è una biografia incalzante che rievoca i reali fatti storici nei quali il protagonista è stato storicamente coinvolto: la sua ascesa nella fazione dei populares, la sua partecipazione al processo contro Catilina e il successivo tradimento da parte di Cicerone, che lo avrebbe accusato di sacrilegio. Grazie a una rete di connivenze e corruzioni, Clodio ne esce indenne e può continuare la sua ascesa di spregiudicato demagogo fino alla morte, sopraggiunta nel corso di una lotta armata contro gli uomini del suo antagonista Milone.

Cicerone denuncia Catilina

Clodio offre al lettore un magistrale spaccato delle note vicende che condussero alla fine delle istituzioni repubblicane, ma da un punto di vista inedito: quello di un personaggio la cui influenza è stata storicamente oggetto di distorsioni capziose. La scrittura, sospesa con sapiente raffinatezza tra ricostruzione e fiction, restituisce  al presente l’immagine vivida e romanzata di un uomo calato nel suo tempo ma contemporaneo, in un periodo tanto complesso quanto attuale. La vicenda offre lo spunto per una rappresentazione esemplare delle dinamiche che conducono all’affermarsi del potere demagogico: discutibili camaeleontismi ideologici e spregiudicate attività propagandistiche si presentano come il corollario di uno stato di emergenza sociale e politica nel quale, imprevedibilmente, il lettore contemporaneo  non avrà difficoltà a riconoscere l’ambigua fisionomia del presente.

Nell’introduzione a Clodio l’autrice chiarisce il rapporto tra storiografia e narrazione: “Innumerevoli sono le difficoltà per chi tenti di scindere da una maggioranza di fonti ostili un ritratto più autentico e meno fazioso di Clodio. [… ]Ho drammatizzato e compresso la cronologia di alcuni avvenimenti, inventando laddove le fonti tacevano”.

Queste invece le parole dell’editore Ottavia Navarra: “Clodio è stato una rivelazione fin dalla prima lettura: siamo stati affascinati dallo stile e dal ritmo della scrittura, da una narrazione mai banale capace di trasportarti totalmente nel periodo storico narrato ma allo stesso tempo di solleticare riflessioni sul mondo contemporaneo, grazie ad agganci evidenti con la contemporaneità.

Guendalina Middei

Il libro si presenta come una scommessa sulla quale puntare: da sempre ci occupiamo infatti di romanzi storici ma mai dell’antichità classica, questo primo volume potrebbe aprirci a un nuovo filone narrativo”.

L’autrice

Guendalina Middei è laureata in Storia, si dedica con passione alla scrittura. Ha pubblicato vari scritti divulgativi sotto pseudonimo e dal 2018 è tra i curatori della pagina Facebook Professor X, per la quale crea contenuti culturali apprezzati da migliaia di utenti. 

Clodio

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Roma 62 a.C., uno scandalo sconvolge la città di Roma. Publio Clodio, seduttore impenitente e chiacchierato, è accusato di aver commesso un crimine orrendo contro lo Stato. L’aristocrazia senatoria è fin troppo ansiosa di sbarazzarsi di un giovane patrizio che simpatizza per i populares, la fazione in lotta contro la classe conservatrice. Mentre il caso viene montato contro di lui, Clodio è deciso a riscattare sé stesso e a sfidare il potere del senato, elaborando un audace programma di riforme in favore dei poveri. È l’inizio di una scalata che lo porterà a conquistarsi un ruolo di primo piano nel governo dell’Urbe e a fronteggiare i grandi attori della sua epoca: Cicerone con il suo idealismo, Cesare con la sua ambizione, Crasso con la sua formidabile astuzia. Ma tra alleanze precarie, ricatti e una crescente solitudine, Clodio, incapace di adeguarsi alla meschinità che domina intorno a lui, dovrà iniziare a fare i conti con sé stesso e comprendere per quale motivo stia affrontando quella lotta. Il romanzo ripercorre l’ascesa politica di una delle più controverse e affascinanti figure dell’Antica Roma. Con una scrittura che spinge a riflettere sui meccanismi dell’odio e del potere, l’autore ci presenta il ritratto di uomo che cede alla violenza quanto alla generosità, agli idealismi quanto a un lucido realismo, e ci restituisce il ritratto di un Clodio più autentico, salvato dagli stereotipi, profondo e moderno.
 


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