Luciano Canfora, docente universitario a riposo, dirige i Quaderni di storia e scrive sul Corriere della Sera. Per Laterza ha dato alle stampe pure Storia della letteratura greca, Libro e libertà, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Prima lezione di storia greca, La democrazia. Storia di un’ideologia, L’occhio di Zeus, La prima marcia su Roma, Il papiro di Artemidoro, La natura del potere, Il mondo di Atene, “È l’Europa che ce lo chiede!”. Falso!, Intervista sul potere (a cura di A. Carioti), La crisi dell’utopia. Aristofane contro Platone, Augusto figlio di Dio, Tucidide. La menzogna, la colpa, l’esilio, Cleofonte deve morire, La scopa di don Abbondio. Il moto violento della storia, Il sovversivo. Concetto Marchesi e il comunismo italiano, Fermare l’odio, La metamorfosi.
Di particolare importanza per una piena comprensione del testo Il tesoro degli Ebrei. Roma e Gerusalemme (pubblicato nel mese di maggio del 2021) è la presentazione dello stesso da parte dell’editore nella seconda di copertina. Il medesimo dichiara che: «Questo libro racconta come finì, in antico, l’indipendenza dello Stato ebraico. Ciò avvenne, nel più generale contesto della conquista del Medio Oriente e in particolare dell’area siro-palestinese, ad opera delle legioni romane (63 a.C.). La figura dominante dell’aggressione e della spoliazione del tesoro di Stato degli Ebrei fu Gneo Pompeo Magno, in quell’anno (l’anno terribile della congiura di Catilina) potente personaggio pubblico della repubblica imperiale romana. Una fonte ebraica coeva dei fatti, i cosiddetti Salmi di Salomone, fornisce un quadro veridico della vicenda. E svela il ruolo decisivo della voracità dell’aggressore. Voracità che si appagò finalmente, dopo oltre un secolo di violenze e apparente riconciliazione, nell’anno 70 d.C. Allora l’imperatore Tito, delizia del genere umano secondo la vulgata adulatrice, distrusse il Tempio di Gerusalemme e lasciò depredare il tesoro lì conservato, frutto del contributo corale di tutte le comunità ebraiche. Il movente economico e l’odio per un popolo atavicamente considerato con avversione furono, allora, alla base del primo genocidio degli Ebrei. È una storia che ci riguarda ancora. Il revisionismo storiografico riuscì a prevalere e la tradizione si prestò a fare da sponda alla menzogna di Stato, voluta dai vincitori e avallata dai loro clienti».
Si ritiene che quanto detto nella presentazione dell’opera da parte dell’editore abbia spiegato a sufficienza scopi e finalità del saggio preso in esame. Di grande utilità sono le sigle e abbreviazioni e l’indice dei nomi. Un libro degno di notevole attenzione che si consiglia di leggere e/o regalare a coloro che sono interessati alla storia romana.
Titolo: Il tesoro degli Ebrei. Roma e Gerusalemme
Autore: Luciano Canfora
Editore: Editori Laterza
Pagg. 304