Sara Dane è un romanzo dell’autrice australiana Catherine Gaskin pubblicato nel 1954 e che divenne un best seller internazionale. Si pensi che all’epoca vendette due milioni di copie. L’autrice si era documentata per due anni e, per il personaggio di Sara Dane, si era ispirata alla storia vera di Mary Reibey, una donna detenuta che sposò un ufficiale mentre era in viaggio per essere deportata in una colonia penale in Australia. Mary Reibey, ottenuta la libertà, divenne mercante, armatore e commerciante, tanto da diventare leggendaria come imprenditrice di successo. Dal 1994 il suo volto compare sulle banconote da 20 dollari australiani. Nel 1955 la Gaskin aveva venduto i diritti per una realizzazione cinematografica del libro ma non se ne fece più nulla. Nel 1982, tuttavia, vide la luce una miniserie televisiva basata sul romanzo.
La protagonista del romanzo omonimo è ancora una ragazzina quando, nel 1792, commette quella che può essere definita solo una sciocchezza adolescenziale e, con l’accusa di furto, viene spedita nella colonia penale situata nel Nuovo Galles del Sud. Fortuna vuole che una coppia di ricchi borghesi, imbarcati perché affascinati dall’idea di essere tra i primi coloni liberi nelle nuove terre dell’impero britannico, la traggano dalla stiva per fare di lei la nuova bambinaia dei figli. Sulla nave Sara conoscerà anche Andrew Maclay, giovane ufficiale della Compagnia delle Indie Orientali che si innamorerà di lei e sarà disposto non solo a cambiare vita, ma anche a lottare contro le convenzioni e i pregiudizi elitari della società pur di sposarla. È proprio grazie alla forza, astuzia e capacità di Andrew che la personalità di Sara potrà fiorire e svilupparsi fino a farla diventare una acuta donna d’affari. Nel corso della propria vita, tuttavia, Sara dovrà affrontare molte sfide e dolori, come le crisi e i focolai di insurrezione da parte dei detenuti, la violenza della natura con le sue piene e i suoi incendi che minacciano di cancellare anni di lavoro delle fattorie e, naturalmente, la mai sopita ostilità da parte dei coloni liberi e dei nobili che vedono in questa donna “affrancata” nulla più di una popolana arrampicatrice.
La vita di Sara si snoda come una saga familiare nel corso di diversi anni dove le si accompagneranno anche le figure degli uomini che l’hanno amata: oltre ad Andrew Maclay, Richard Barwell, il suo primo amore inglese che arriva a seguirla fin da Londra, a Jeremy Hogan, il ribelle irlandese deportato, che continuerà a proteggerla e a starle accanto anche una volta divenuto uomo libero, fino allo strano personaggio di Louis de Bourget, ricco nobile francese sfuggito alla rivoluzione che ha portato alla fine della monarchia.
Quello che ho amato di più di questo libro è la squisita scrittura della Gaskin (anche se forse un po’ démodé per i gusti odierni) e l’inoppugnabile preparazione storica che colloca alla perfezione la vita e le vicissitudini dei personaggi tra gli avvenimenti storici tra l’Inghilterra e i suoi nuovi possedimenti coloniali australiani a cavallo del diciannovesimo secolo.
Purtroppo la caratteristica principale di questo romanzo, che è quella di essere sostanzialmente un romance, ne è anche il maggiore limite: la Storia rimane solo sullo sfondo di quella che è la vicenda umana e sentimentale della protagonista, lasciando nel lettore quel senso di insoddisfazione e curiosità verso tutti gli avvenimenti appena accennati e sfiorati in qualche dialogo o conversazione da salotto tra i protagonisti. Pur essendo una storia che parla della colonizzazione dell’Australia, manca del grande afflato del pioniere, della scoperta e della percezione del duro lavoro svolto in quella terra che, pur essendo meravigliosa, è sempre stata restia a farsi conquistare. Totalmente non pervenuti, per esempio, sono gli aborigeni. L’ascesa di Sara e, prima, del marito Andrew, viene raccontata ma, in qualche modo, rimane troppo affrettata e sbrigativa. L’arco temporale coperto dalla storia è troppo ampio per soffermarsi su tutto ciò che meriterebbe e, per forza di cose, penalizza la quantità di eventi salienti narrati. Diversi salti temporali spezzano al lettore l’evoluzione del personaggio e ne rendono più difficile la comprensione.
Sara Dane rimane comunque un romanzo di valore. Sia la prosa dell’autrice che la sua preparazione storica offrono una finestra sul mondo dei primi insediamenti inglesi nella Terra Australis, come veniva chiamata, che non può non affascinare per il suo contrasto tra la natura selvaggia del luogo e lo strenuo tentativo dei coloni di riprodurre il modello di società dalla quale provenivano.
Titolo: Sara Dane
Autore: Catherine Gaskin
Editore: Wyndham Books
Pagg. 504