Franco D’Agostino, uno dei maggiori studiosi di orientalistica, insegna Assiriologia all’Università di Roma La Sapienza. A partire dal 2011 è condirettore della missione archeologica italiana in Iraq meridionale, nel porto di Abu Tbeirah, e dirige dal 2014 gli scavi del centro abitato sumero di Eridu.

Di particolare importanza per una piena comprensione del testo I Sumeri (pubblicato nel mese di gennaio del 2020) è sia la prefazione dell’autore che la presentazione dello stesso da parte dell’editore nella quarta di copertina. Nella prefazione Franco D’Agostino afferma che: «Questo libro non intende essere una descrizione della parabola storica dei Sumeri: esistono già, infatti, molte sintesi affidabili della sequenza di regni e sovrani che ha caratterizzato la storia di questo popolo affascinante e arcaico e non si è ritenuto utile aggiungere un riassunto ulteriore di quegli eventi (tanto più che è possibile trovare oggi in rete descrizioni buone, a volte ottime, di questi aspetti). Né si vuol far conoscere la loro tradizione scritta facendo parlare direttamente i Sumeri in prima persona e presentando le numerose e ricche fonti cuneiformi, distribuite su un arco temporale che supera i mille anni, come in un’antologia o una sorta di Stanza delle meraviglie. Piuttosto, questa breve introduzione si propone di presentare in una visione unitaria e coerente, personale e allo stesso tempo a lungo meditata, il cammino millenario e denso di conquiste tecnologiche ed elaborazioni intellettuali che ha portato i Sumeri a possedere una specifica e peculiare concezione del mondo, della natura e di se stessi; questa stessa visione della realtà influenzerà direttamente l’elaborazione ideologica e religiosa del mondo antico orientale, non solo mesopotamico, nei millenni a venire. Prendendo l’avvio dalle premesse poste nel periodo preistorico, durante il quale assieme alla capacità di incidere sulla natura e di organizzarla in modo coerente e vantaggioso i Sumeri cominciarono a costruire un’impalcatura ideologica che vide l’uomo porsi al centro del creato, il volume tenta di ricostruire le ragioni di un’abilità organizzativa che non ha paragoni nella storia umana, e più ancora di mostrare in che modo quelle premesse siano state messe a frutto dai Sumeri all’interno della loro specifica appropriazione culturale della realtà. La costruzione della prima città e la prima esperienza di vita comune complessa dell’uomo rappresentano lo sfondo su cui si innesta un processo intellettuale che si cercherà qui di evidenziare seguendo le orme dei Sumeri sul sentiero della ricerca pura.
Questo libro è stato concepito e scritto sulla spinta delle richieste dei miei allievi, che mi chiedevano da tempo una sintesi generale e divulgativa del mio punto di vista sulla storia, sulle caratteristiche di appropriazione del mondo e, più ancora, sull’elaborazione intellettuale dei Sumeri e il suo retaggio all’interno di quello straordinario serbatoio culturale rappresentato dalla Mesopotamia e dal Vicino Oriente Antico: oggi, dopo quarant’anni di studi su aspetti specifici, di considerazioni storiche, linguistiche e filologiche e di innumerevoli rielaborazioni e ripensamenti, non senza qualche timore mi è sembrato che fosse giunto il tempo di portare a termine questo compito. Il lettore giudicherà se il risultato risponde alle aspettative. Questo libro è dedicato a Gabriella Spada, che da molti anni ormai collabora alle mie ricerche condividendo ogni fase creativa e discutendo con me, in modo sempre colto, intelligente e appassionato, tutti i molteplici e spesso complessi aspetti della ricostruzione ideologica e storica della tradizione cuneiforme sumerica: le sue puntuali e acute osservazioni hanno sempre arricchito moltissimo il punto di vista che si ritrova in questo volume».
Invece nella presentazione dell’opera da parte dell’editore il medesimo dichiara che: «Alla scoperta di una delle più antiche civiltà, i Sumeri, di cui fino alla metà del XIX secolo la cultura occidentale aveva perso ogni conoscenza o ricordo. Prima ancora di Babilonesi e Assiri, sono proprio i Sumeri a fondare le città e a inventare la scrittura cuneiforme, attestata sin dalla fine del IV millennio a.C. Gli scavi nelle città della Mesopotamia meridionale, dove la tradizione sumerica è nata e si è sviluppata, hanno permesso di ricostruire la loro straordinaria fioritura storica, artistica, religiosa e letteraria, durata oltre tre millenni. L’autore presenta la struttura sofisticata e affascinante di questa civiltà, in un viaggio nella Mesopotamia antica attraverso testimonianze archeologiche e testuali, dai tesori delle tombe reali di Ur ai poemi epici ispirati a Gilgamesh».
Si ritiene che quanto detto sia nella prefazione dall’autore sia nella presentazione del saggio da parte dell’editore abbia spiegato a sufficienza scopi e finalità del libro preso in esame. Di grande utilità risultano la nota, le tabelle e le cartine. Un volume meritevole di notevole attenzione che si consiglia di leggere e/o regalare a coloro che sono interessati alla storia del Vicino Oriente Antico.
Titolo: I Sumeri
Autore: Franco D’Agostino
Editore: Hoepli
Pagg. 176