Franco Cimmino è venuto alla luce nella città di Cosenza. Laureatosi all’Università degli studi di Napoli, ha frequentato diversi corsi di specializzazione in Egittologia a Cambridge e a Parigi. È socio della Société Francaise d’Egyptologie di Parigi, della Egypt Exploration Society di Londra, della Fondation Egyptologique Reine Elisabeth di Bruxelles e della Société d’Egyptologie di Ginevra. Per la casa editrice Bompiani ha dato alle stampe: Ramesses II il Grande, Vita quotidiana degli Egizi, Akhenaton e Nefertiti.

Di particolare importanza per una piena comprensione del volume Tutankhamon: un faraone adolescente al centro di una questione dinastica (pubblicato nel mese di giugno del 2002) risulta la prefazione. Nella stessa Franco Cimmino dichiara che: «è lecito chiedersi quali ragioni mi abbiano indotto a scrivere la biografia di un faraone come Tutankhamon che morì giovanissimo e sul quale, tuttavia, sono stati scritti innumerevoli libri in gran parte frutto di illazioni e fantasie disinformanti. Di lui si sa pochissimo e perfino un avvenimento archeologico straordinario, come il ritrovamento della sua tomba quasi intatta, che interessò morbosamente l’opinione pubblica di tutto il mondo, non ha portato elementi storicamente importanti e anzi ha confermato e quasi aumentato le perplessità e i dubbi esistenti. … Questo libro non intende riproporre l’avvenimento esaltante ma ormai notissimo del ritrovamento della tomba di Tutankhamon, né vuole reinterpretare in forma originale la scarsa documentazione esistente su di lui, e tantomeno si propone di assegnare al faraone, morto a diciassette anni, un ruolo storico che non ebbe; l’intenzione è di presentare nella giusta evidenza i fatti come si svolsero e i personaggi che furono protagonisti dell’ultima fase della XVIII dinastia dei principi tebani che circa due secoli e mezzo prima avevano riunificato l’Egitto dopo la traumatica dominazione degli Hyksos.

Durante i regni di Tutankhamon e dei successori Ay e Horemheb la monarchia egiziana operò in condizioni politiche difficilissime per salvare la dinastia dopo gli errori compiuti a partire dalla seconda metà del regno di Amenhotep III e durante quello di Akhenaton e per conservare all’Egitto, almeno in parte, quell’influenza sui territori orientali che era andata deteriorandosi soprattutto a causa di eventi storici di grande rilievo nell’area mesopotamica e in Anatolia. … ho voluto approfondire gli avvenimenti del breve regno di questo sovrano il cui nome è conosciuto quasi esclusivamente per il fortunato ritrovamento della sua ricchissima tomba; per farlo ho dovuto risalire a un illustre antenato di Tutankhamon, Tuthmosis III, creatore di quell’impero asiatico che si trovava in crisi gravissima quando il faraone bambino salì al trono: ultimo sovrano legittimo della gloriosa XVIII dinastia. La biografia di un personaggio così poco documentato e tanto lontano nel tempo non può essere intrapresa alla stregua dell’impegno giornalistico, pure lodevole, per scrivere della vita e delle azioni di un protagonista della storia più recente, per il quale è forse l’eccesso di fonti documentarie a complicare il lavoro di sintesi. Lo studioso che affronta la vicenda pubblica e privata di un faraone non potrà mai permettersi di delineare a tutto tondo la figura: per la carenza veramente ostacolante di fonti dirette; per la frammentarietà della documentazione; per la difficoltà di trovare testi di comparazione stranieri; per la prudenza che si deve usare nell’utilizzo dei materiali di epoca classica che sono più vicini nel tempo al periodo storico in esame ma raramente sono di prima mano; … in realtà gli Egizi, e in generale anche i loro contemporanei mesopotamici, avevano della storia, cioè dei fatti, personaggi ed eventi da ricordare e tramandare, una visione assai particolare e lontana dalla concezione storica intesa in senso moderno. Come si è detto, i problemi essenziali della storia egiziana antica sono la carenza e la frammentarietà delle fonti di informazione diretta: liste reali, epigrafia reale, autobiografie private.

Le liste reali pervenuteci non sono soltanto quelle più ampie e note … gravissima lacuna è la mancanza dell’opera originale di Manetone e l’uso diversificato e di parte che di questo testo importantissimo hanno fatto i compilatori posteriori. L’epigrafia reale, pure abbastanza cospicua, è fonte da utilizzare sempre con cautela a causa della sua natura cerimoniale e celebrativa. … Sono pochissimi i testi che consentono di accostarsi alla personalità di un faraone e purtroppo nessuno di loro ci ha lasciato un’autobiografia come hanno fatto, invece, molti privati: l’Insegnamento per Merikarē e l’Insegnamento di Amenemhat I per il figlio Sesostris I possono essere attribuiti, direttamente o indirettamente, a due sovrani egizi, ma si tratta di composizioni letterarie assai particolari che non concedono molto all’indagine storica. Per quanto concerne Tutankhamon, è possibile aprire uno spiraglio di luce nella penombra e nella confusione provocate dalla conseguenza di un evento, il tentativo di rivoluzione religiosa di Akhenaton, verificatosi quando lui non era ancora nato. … La fine della XVIII dinastia è estremamente lacunosa nei documenti, malgrado il ritrovamento degli archivi reali hittiti di Boghazköi (l’antica Hattusha) e soprattutto di quella parte degli Annali di Murshilish II nota come Gesta di Shuppiluliumash. I metodi moderni di incrocio informativo tra fonti diverse, con l’ausilio della documentazione archeologica, delle iscrizioni private, di altri archivi stranieri coevi (in particolare quelli di Ugarit e di Nuzi), permettono però di delineare ipotesi attendibili, spesso con valido supporto critico. Fortunatamente è quasi scomparsa l’abitudine di generalizzare e fra gli egittologi non si parla più della completa perdita di influenza egiziana nell’area siro-palestinese durante il cosiddetto periodo eretico, e nessuno studioso pone più in dubbio che il ritorno all’ortodossia non fu un fatto quasi automatico dopo una disfatta politica rovinosa ma che fu, invece, un’operazione negoziata, cauta, elastica e soprattutto intelligentemente condotta, che è appunto il tema che questo libro si propone di approfondire».
Si ritiene che quanto detto nella prefazione dall’autore abbia spiegato a sufficienza scopi e finalità del saggio preso in esame. Di grande utilità sono le cartine, le numerose note a piè di pagina, la corposa bibliografia, l’indice dei nomi di persona e l’indice dei nomi di luogo ed etnici. Un’opera meritevole di notevole attenzione che si consiglia di leggere e regalare a coloro che sono interessati al faraone Tutankhamon, oltre che più in generale alla storia e civiltà dell’Antico Egitto.
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Titolo: Tutankhamon: un faraone adolescente al centro di una questione dinastica
Autore: Franco Cimmino
Editore: Bompiani
Pagg. 350
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