Prosegue la storia di Elisabetta Malatesta Varano il cui primo volume, “Sono tornata”, è stato recensito da Storie di Storia QUI.
15 dicembre 1433. Dopo 9 lunghissimi anni trascorsi a Pesaro come fuggitiva da una sorte avversa, dopo aver versato innumerevoli lacrime amare per la morte del giovane e amatissimo marito Piergentile, Elisabetta torna, finalmente trionfante, a Camerino. Vi torna come Reggente e fa le veci del figlio Rodolfo e del nipote Giulio Cesare. La sua promessa di tornare a Camerino vittoriosa è stata da lei mantenuta.
Il popolo è in giubilo, gli odiati Berardo e Gentilpandolfo sono stati sconfitti e l’anima di Camerino torna a trionfare: Elisabetta è nuovamente al posto che le spetta. Si riappropria dei suoi appartamenti in Palazzo Varano, ma la residenza non è più il luogo che la donna ricordava di aver lasciato 9 anni prima: è diventato un posto cupo, tetro, arredato con mobilia non idonea. Elisabetta modifica tutto: incarica geometri, ingegneri, sarti e servitori al fine di far tornare a risplendere la dimora.
Tornano i lustri e le feste, occasioni con cui Elisabetta cerca di intessere alleanze con i personaggi più potenti che, in poco tempo, incominciano nuovamente a camminare tra le sale e i corridoi di Palazzo Varano.
Il popolo è governato da Elisabetta “con materna sollecitudine” come da lei promesso alla popolazione camerate.
Gli abiti sfarzosi, i gioielli imponenti, i fruscii dei taffetà degli abiti più alla moda delle dame che entrano nelle stanze di Palazzo Varano, esaltano il potere che si concentra nelle mani della Reggente Elisabetta.
I piccoli Rodolfo e Giulio Cesare stanno crescendo velocemente e iniziano presto ad imparare l’arte della guerra e per questo vengono addestrati ogni giorno: col tempo sapranno diventare eccellenti combattenti e saranno in grado di governare in maniera coscienziosa Camerino una volta raggiunta l’età idonea.
Il fidato cavaliere Venanzio resta sempre vicino ad Elisabetta sebbene sempre “un passo indietro” a lei. Il loro è un amore vero, casto e forse impossibile. In poco tempo Venanzio prenderà una decisione che cambierà definitivamente le sorti di entrambi.
Elisabetta vive circondata da tanto amore, in primis quello dell’adorata cognata Tora e, per non ultimo, quello dei suoi figli.
Primavera, poco meno che adolescente, sente la vocazione divina e decide di non tornare a Camerino, bensì preferisce ritirarsi presso il convento delle clarisse dove la sua anima trova pace e felicità.
Costanza è diventata una bellissima giovane donna e, come la nonna Battista, è una grande intellettuale. In tutte le corti italiane parlano di questa sua splendida dote. La ragazza ha raggiunto l’età per trovare un marito ed è perdutamente innamorata di un giovane nobile ragazzo che la contraccambia, ma Elisabetta acconsentirà a questa unione?
Quando Elisabetta si convince di aver trovato la tanto attesa e agognata felicità, la vita diventa nuovamente crudele con lei. Un dolore lacerante dilanierà per sempre il suo cuore e la sua anima. In quel momento si rende conto che restare a Camerino è per lei impossibile: prende una decisione drastica, coraggiosa e molto audace che in poco tempo la vedrà allontanarsi da Palazzo Varano.

NOTE: la Schiavoni continua a narrare le vicende di Elisabetta Malatesta Varano con un filo conduttore che inevitabilmente la ricollega al precedente romanzo “Sono tornata”. La procedura narrativa è più o meno uguale a quella del primo libro: l’autrice scrive in modo comprensibile e ricco di sapere storico.
La lettura è ovviamente “obbligatoria” per tutti quei lettori che hanno letto il primo romanzo (“Sono tornata”).
La struttura del libro richiede una adeguata conoscenza storico-medievale, ma lo reputo anche un ottimo testo di studio, oltre che di piacevole lettura.
Ancora una volta ho adorato la brevità dei singoli capitoli che, a mio avviso, sono molto utili per creare curiosità nel lettore e quindi invogliarlo a continuare a leggere.
L’editing è stato fatto in maniera impeccabile, i refusi sono quasi del tutto assenti.
Lo reputo perciò un ottimo libro.
Consigliato.
Titolo: Elisabetta Malatesta Varano. Libro secondo. Saprò ricominciare.
Autore: Clara Schiavoni
Editore: Independently published
Pagg. 218