Flavio Romolo Augusto, ricordato per il diminutivo di «Augustolo» ovvero «piccolo Augusto», viene ritenuto dagli storici l’ultimo imperatore romano d’Occidente, dal momento che dopo essere stato destituito dal comandante sciro Odoacre non venne eletto ancora una volta un imperatore. La sua rimozione viene ritenuta dalla tradizione l’epilogo dell’epoca antica e il periodo iniziale del Medio Evo. Si ha un numero modesto di notizie sulla sua vita in quanto governò solo per dieci mesi. Venne relegato da Odoacre in Campania, più precisamente al «Castellum Lucullanum» (oggi «Castel dell’Ovo») a Napoli.
Conio di Giulio Nepote |
Odoacre |
Romolo Augusto consegna la corona a Odoacre |
Castel dell’Ovo – Napoli |
Impero Romano d’Occidente e d’Oriente nel 476 d.C. |
Il soprannome «Augustolo» evidenzia come Romolo fosse in un’età della vita successiva alla puerizia e antecedente alla maturità e inoltre come non contasse nulla dal punto di vista politico, dal momento che l’esercizio dell’autorità risultava una prerogativa del suo genitore Oreste. Gli storici greci arrivarono al punto di deformare la parola «Romulus» in «Momullos» che vuol dire «piccola disgrazia». Per consuetudine si considera Romolo Augusto l’imperatore romano d’Occidente che venne dopo tutti gli altri nel tempo. Il suo appellativo non può che metterlo in relazione con Romolo, colui che dette vita alla città di Roma. Moltissimi studiosi hanno evidenziato questa connessione, come per esempio fece sin dal VI secolo lo storico Marcellino Illirico, che riteneva l’Impero romano d’Occidente finito nel 476 d.C. Però alcuni autori di trattati storici reputano sia il 486 d.C. il momento temporale terminale dell’Impero d’ Occidente in quanto allora ebbe termine il solo e reale stato monarchico espressione della latinità in Occidente, visto che il «regno di Soissons» nella Gallia del settentrione venne conquistato dai Franchi.
L’ultima legione di Valerio Massimo Manfredi |
BIBLIOGRAFIA
E. GIBBON, Storia della decadenza e caduta dell’ impero romano, Einaudi, Torino 1967;
A.K. GOLDSWORTHY, La caduta di Roma. La lunga fine di una superpotenza dalla morte di Marco Aurelio fino al 476 d.C., Elliot Edizioni, Roma 2011;
S.J. KOVALIOV, Storia di Roma, Pgreco, Roma 2011;
T. MOMMSEN, Storia di Roma antica, Sansoni, Milano 2001;
A. SPINOSA, La grande storia di Roma, Mondadori, Milano 2000;
A. ZIOLKOWSKI, Storia di Roma, Bruno Mondadori, Milano 2006.
GRAZIE! INVITO QUI IN GOOGLE+ IN COMMUNITY ARTISTICA CULTURALE "IL NOSTRO IMMENSO PATRIMONIO ARTISTICO CULTURALE con "LE GRANDI VILLE DI TIVOLI -ROMA VILLA ADRIANA ,VILLA D'ESTE,VILLA GREGORIANA Con cordiali saluti,pittrice Susanna Galbarini
Grazie Susanna 🙂
Un bell'articolo.
Di solito i libri di storia, quelli in uso ai ragazzi, gli riconoscono (la parola giusta è "affibbiano") solamente di essere l-ultimo-imperatore-di-roma.
Hanno troppa voglia di Medioevo…
Ciao.
Angelo Baiunco
Grazie Angelo.
In effetti dal sapere poco di un personaggio storico al liquidarlo sommariamente il passo è breve. Meno male che ci sono persone come Giampiero che ci raccontano anche queste figure storiche meno famose delle altre.