Presentazione del thriller storico “I custodi della pergamena del diavolo” di Francesca Ramacciotti, ambientato a Pisa nel XII° secolo e ai giorni nostri.
Francesca Ramacciotti, scrittrice livornese, dedica il suo nuovo romanzo alla città di Pisa.
“Pisa altera Roma: così San Bernardo di Chiaravalle invocava che Pisa diventasse la sede della Chiesa, al posto di una Roma decadente e corrotta. Infatti, nel XII° secolo, Pisa era forse la più ricca e potente città d’Italia, anche se nei libri di storia niente si legge in merito – spiega Francesca Ramacciotti – Per rimediare a questa “ingiustizia” storica, nel mio romanzo “I custodi della pergamena del diavolo”, uscito il 28 marzo per Newton Compton, ho ricreato l’universo, ricco di luci e ombre, della Pisa medievale, grazie anche all’aiuto di due storici pisani, Agostino Agostini e Maurizio Vaglini. Durante le mie ricerche, durate un anno, mi sono posta alcune domande: perché non esistono, di fatto, notizie sull’inizio della costruzione della Torre di Pisa e sul suo architetto? Dov’è finito l’oro che ricopriva la Porta Aurea, antico arco di trionfo della città? Quale mistero nasconde l’enigmatica chiesa di San Sepolcro, che nel 1174 era la sede del Gran Priorato gerosolimitano, antesignano dell’Ordine di Malta?
Il mio libro, che non vuole essere un saggio ma un thriller storico, ricostruisce uno scenario letterario inedito e risponde a queste e ad altre domande, intrecciando realtà storica e fantasia, medioevo e giorni nostri, santi e meretrici. ”I custodi della pergamena del diavolo”, uscito per Newton Compton, è il mio secondo romanzo ed è il primo di una trilogia ambientata nel XII secolo, con il perito legale Lanfranco come protagonista”.
Il protagonista del libro è il perito legale Lanfranco, pupillo dell’architetto Deotisalvi e di Santa Ubaldesca. Indaga su una serie di strani omicidi nella Pisa del 1174, mentre viene rubato l’oro della Porta Aurea, che doveva finanziare la costruzione del Campanile. Mentre ai giorni nostri, Yasser Martani, scrittore di saggi storici, è convinto, grazie a un’antica pergamena, che il tesoro rubato sia ancora nascosto in città e cerca di ritrovarlo. Ma un assassino sembra riemergere dal medioevo, uccidendo ancora per impadronirsi della pergamena.
Nei vicoli di Chinzica e nelle vie della Civitas, in luoghi ancora adesso riconoscibili, i lettori si appassioneranno agli intrighi del passato, legati al presente da un segreto inconfessabile. E, al tempo stesso, visiteranno una Pisa inedita, antica ma viva e affascinante. E se lo dice una scrittrice livornese, c’è da crederci.
L’AUTRICE
Francesca Ramacciotti è nata a Livorno ma ama anche Pisa. Laureata in Giurisprudenza all’Università di Pisa, è stata giudice conciliatore per sei anni e attualmente insegna Diritto ed Economia all’Itis G. Galilei di Livorno. Accanita lettrice, ha sempre praticato la scrittura, sia creativa che in forma di sceneggiatura e testi teatrali. Ha collaborato con registi a Pisa e Livorno, dove sono stati rappresentati i suoi testi teatrali. Con il cortometraggio “Gnam Gnam”, di cui ha realizzato soggetto e sceneggiatura, ha vinto numerosi premi, fra cui il secondo posto al Corto Festival di Chianciano Terme. È stata allieva di Giulio Mozzi, Sebastiano Mondadori e Carlo A. Martigli. Prima classificata al premio letterario internazionale Città di Barletta, patrocinato dall’Unesco, nel 2010 e al premio Giallo di Donna nel 2011, ha scritto molti racconti presenti in antologie e riviste. Nel 2013 è stata fra i vincitori del Torneo letterario IoScrittore, bandito dal gruppo editoriale GeMS, con la conseguente pubblicazione in eBook del romanzo “Un angelo nel pallone”. I custodi della pergamena del diavolo, uscito per Newton Compton, è il suo secondo romanzo ed è il primo di una trilogia ambientata nel XII secolo, con il perito legale Lanfranco come protagonista. Francesca non esce mai di casa senza gli orecchini e un libro.
SINOSSI
Un tesoro scomparso all’ombra di un monastero, un assassino che semina morte tra donne innocenti e un inquietante mistero che attraversa i secoli.
Nel 1174 dello Stile Pisano, anno in cui l’architetto Deotisalvi inizia a costruire la Torre di Pisa, viene rubato l’oro che un tempo rivestiva l’antico arco di trionfo della città: la Porta Aurea.
Inoltre Pisa è funestata da una serie di strani femminicidi, su cui indaga il giovane perito legale Lanfranco, pupillo di Deotisalvi.
Ai giorni nostri, Yasser Martani, uno scrittore di saggi storici, convinto che il ladro sia un notabile di Pisa e che per questo motivo le fonti siano inspiegabilmente carenti di notizie su quell’anno, cerca di scoprirne l’identità e ritrovare l’oro.
Con lui collabora Emma, una bella dottoranda in storia medievale, in possesso di una cronaca scritta da una suora, proprio a partire dal 1174. Nel testo la monaca accenna a un malfattore che la minaccia e che ha nascosto in un luogo misterioso il frutto del suo crimine.
Sia nelle fonti in possesso dello scrittore che nella cronaca della suora, compare l’espressione Porta del demonio. Dato che l’oro, nel medioevo era detto “frutto del demonio”, i due pensano che l’espressione fosse il nome criptato della Porta Aurea.
Yasser ed Emma credono, quindi, che il criminale citato dalla monaca sia l’autore del furto e iniziano una caccia all’oro a ritroso nel tempo, proprio nel periodo in cui Lanfranco tenta di catturare l’assassino delle giovani donne.
I delitti e gli intrighi del passato si congiungeranno al quelli del presente, fino all’insospettabile epilogo.
Ttitolo: I custodi della pergamena del diavolo
Autore: Francesca Ramacciotti
Editore: Newton Compton
Pagg. 280