Di chi era figlio Tutankhamon?


 

Nella città di Khmun / Hermopolis Magna, situata vicino alla moderna città egiziana di El Ashmunein nel governatorato di Minya, era venerata l’Ogdoade divina, le otto entità, a due a due maschili e femminili, che precedettero la creazione.
Nella città fu venerato anche il dio Thot, l’Hermes greco, da cui il nome in greco della città, Hermopolis “La città di Hermes”.
L’attuale nome arabo deriva dall’associazione di Thot con la città semitica Eshmun, da cui Ashmunein.
A Khmun, Ramesse II fece edificare un tempio dedicato a Thot, per il quale utilizzo molti massi, talatat, del distrutto tempio dedicato ad Aton, edificato da Akhenaton ad Akhetaton. 

Rovine del tempio di Aton ad Akhetaton
Nel museo di Ashmunein sono conservati molti reperti di Khmun e, nel 19° secolo, sono stati decifrati due frammenti di calcare con iscrizioni molto intriganti: “Il figlio del re, del suo corpo, Tutankhaton” e “La figlia del re, del suo corpo, Ankhesenpaaton” 1. 

Frammenti di talatat col nome di Tutankhaton (a destra) e Ankhesenpaaton (a sinistra)

Nel frammento a destra si legge: “Il figlio del re, del suo corpo, Tutankhaton-Ra”, anche se fra il segno ankh e il nome del dio Aton-Ra ci sono altri geroglifici (n k u), quasi sicuramente determinativi della parla ankh (n k) e suffisso del participio (u). A fianco del primo segno indicante “sovrano” c’è il geroglifico del femminile e alla fine il determinativo indicante un nobile.
Nel frammento a sinistra si legge: “La figlia del re, del suo corpo, …, Ankhesenpaaton, figlia della Gran sposa reale Neferneferuaton – Nefertiti”.

La ricostruzione dei geroglifici ci parla di Tutankhaton e Ankhesenpaaton come figli di re e, nel frammento col nome di Ankhesenpaaton, ci dice che era figlia di Neferneferuaton – Nefertiti, Gran sposa reale di Akhenaton.
Il fatto che questi geroglifici siano stati incisi nel tempio di Aton porta a ritenere che essi facessero parte di un documento importante, forse la dichiarazione di matrimonio fra i due principi.
Sappiamo che Tutankhaton nacque ad Akhetaton intorno al 12°-14° anno di regno di Akhenaton ed è molto probabile che egli fosse figlio della secondogenita di Akhenaton e Nefertiti, Maketaton, sorella di Ankhesenpaaton (terzogenita).
Tutankhaton avrebbe dunque avuto circa 5-3 anni alla morte di Akhenaton e Nefertiti (uccisi forse durante un colpo di stato) e circa 6-4 anni alla morte del successore Smenkhkara (zio e forse padre di Tutankhaton).
Tutankhaton era troppo piccolo per governare, per cui è probabile che alla morte di Smenkhkara il regno sia stato affidato alla vedova Marytaton (primogenita di Akhenaton), con la probabile sovrintendenza del vecchio Ay. Questa reggenza potrebbe essere durata circa tre anni, così da dar modo a Tutankhaton di raggiungere l’adolescenza.

Scarabeo di Tutankhamon e Merytra

A tal riguardo sembra importante uno scarabeo trovato nel 1880 da Mariette ad Abydos nel tempio di Osiride 2,3. Di tale oggetto resta soltanto un disegno.
In esso compaiono due cartigli. Quello a destra “Meryt-Ra” viene indicato appartenente alla madre del re Tutankhamon, rappresentato dal titolo “re dell’Alto e Basso Egitto”, il Bel Dio “Neb Kheper en Ra”.

Il prenome è differente da quello riportato nei vari monumenti e reperti “Neb Kheperu Ra”. Non sembra ipotizzabile un errore. Si ritiene, invece, una prima versione del prenome, adottata forse durante la reggenza di Marytaton.

Il nome cambiato della vedova di Smenkhkara, senza più il riferimento ad Aton, può essere interpretato con l’inizio della restaurazione. Marytaton avrebbe cioè avuto la reggenza in nome del nipote e forse figlio adottivo, a condizione di trasformare il nome da Maryt-Aton-Ra a Maryt-Ra. Lo stesso avrebbero fatto Tutankhaton, che avrebbe assunto il nome di Tutankhamon, e la sposa Ankhesenpaaton, che avrebbe cambiato il suo nome in Ankhesenamon.
Ciò confermerebbe che le talatat del tempio di Aton, che celebravano il matrimonio dei due principi, furono scritte durante il regno di Smenkhkara o, più probabilmente, durante la reggenza di Marytaton / Merytra.

Scoperta di Hawass

I frammenti di calcare, ormai dimenticati nei magazzini del Museo di El Ashmunein, destarono l’interesse del direttore dello SCA, Z. Hawass, il quale in suo articolo scrive 4:

«[…] Quando cominciai a occuparmi della storia famigliare di Tut, investigando sull’identità dei suoi genitori biologici, ritenni fosse importante ritrovare quel blocco, il quale non compare sui registri del magazzino di El Ashmunein.
Contattai chi, tra gli studiosi, aveva esaminato quel blocco per poterlo localizzare, ma nessuno sapeva dove potesse trovarsi.
Chiamai Adel Hassan, direttore di Minya, e lo pregai di cercarlo. Dopo qualche giorno, fui informato che il blocco era stato trovato.
Mi recai ad Ashmunein ed entrai nel magazzino, dove potei appurare che possedevano esclusivamente il frammento che menzionava il nome di Tut, ma non quello della sua sposa.
Ci attivammo immediatamente per trovare il secondo frammento, tra le numerose pietre provenienti dal tempio di Aton e riutilizzate in quello che Ramesse II fece erigere nel sito di Ashmunein.
Fummo felicemente sorpresi quando riuscimmo ad individuarlo.
Brando Quilici, che sta ultimando un documentario sulla famiglia di Tutankhamon e che mi accompagnò nel deposito, fu sorpreso ed entusiasta di aver ritrovato questa prova fondamentale.
Il blocco proveniente da Amarna è un importante elemento che prova che Tut visse a Tell el-Amarna con Akhenaton e che sposò Ankhesenpaaton mentre ancora risiedevano li.
Sul blocco e mentre viveva in Amarna, il suo nome era Tutankhaton, in onore ad Aton, ma quando divenne re e si trasferì a Tebe lo cambiò in Tutankhamon, in favore di Amon.
Il blocco può inoltre essere visto come prova che Tut fosse di fatto figlio di Akhenaton. Sono certo che questa prova archeologica istigherà molte discussioni e dibattiti tra gli Egittologi. […].»

Nei frammenti non è citato il re o i re padri dei due principi. I cartigli dei sovrani potrebbero trovarsi sulle pietre adiacenti, non ancora trovate, ma esiste anche la possibilità che per qualche oscura ragione si sia voluto indicare la loro discendenza regale, senza scrivere il nome dei rispettivi padri.
Hawass ritiene, invece, che per tutti i due principi fosse indicato il nome di Akhenaton. Questa affermazione è una forzatura, fatta forse in mala fede.
Hawass ha deciso che la sua fama sarebbe arricchita se egli fosse passato alla storia per aver individuato, oltre alla mummia di Hatshepsut, anche quella di Akhenaton e scoperto la prova dei genitori di Tutankhamon.
Hawass sembra non seguire alcun metodo scientifico, ma si fa guidare semplicemente dalle sensazioni o dalla volontà politica, nell’interesse suo e forse dell’Egitto.

In un altro articolo, egli fa una parziale marcia indietro. Egli attacca gli Egittologi e gli studiosi dilettanti, i giornalisti e i divulgatori. Nello specifico egli ritiene che molti giornalisti hanno travisato il suo pensiero. Scrive Hawass 5:

«[…] L’ultima dichiarazione malinformata pubblicata da questo dilettante riguarda la mia recente scoperta, ad Ashmunein, di due frammenti di talatat che si riferivano a Tutankhamon come al figlio del re.
Costui ha dichiarato nell’editoriale del suo giornale che io ho annunciato che Tutankhamon era figlio di Akhenaton. Io non ho affermato che il blocco lo provi con certezza. Se avesse letto con maggiore attenzione le mie dichiarazioni, piuttosto che preferire saltare a conclusioni mirate al rialzo delle medie di tiratura, lo saprebbe. […].»

In realtà Hawass utilizza le sue ipotesi per scrivere una sua storia soggettiva, che sbandiera ai quattro venti, grazie alla sua partecipazione sui media di tutto il mondo.
Queste sue ipotesi, velate da impercettibili dubbi, vengono spesso prese per verità assolute, creando una notevole disinformazione, non contestata da Hawass e difficile da smontare da parte degli altri Egittologi, i quali, per altro, sembrano o meglio sembravano restii a contraddire il capo dell’Egittologia egiziana, pena la cancellazione dei permessi di scavo in Egitto.
Hawass ha avanzato l’ipotesi suggeritagli dai due frammenti di calcare per considerare Akhenaton padre di Tutankhamon, quindi ha fatto effettuare una TAC (Tomografia assiale computerizzata) alla mummia della KV 55, nella speranza di un qualche suggerimento.
Gli esami sono stati effettuati dal medico Hani Abdel Rahman e dal radiologo Ashraf Selim, i quali hanno riscontrato che la colonna vertebrale presentava una leggera scoliosi e significativi cambiamenti degenerativi, che avrebbero potuto suggerire un’età della mummia intorno ai 60 anni 6.
Hawass ha quindi ipotizzato, senza alcuna evidenza scientifica, un’età del personaggio di 35-45 anni molto più elevata dei 20-25 anni finora assegnata da medici e studiosi. La nuova età del personaggio della KV 55 era proprio quella che gli serviva per poter affermare che Tutankhamon aveva sepolto nuovamente Akhenaton nella KV 55.
L’esame del DNA ha poi confermato che Tutankhamon poteva essere figlio del personaggio della KV 55 7,8, così come per altro già affermato da vari studiosi sulla base della stretta somiglianza dei due crani.
Al riguardo già dal 1929 il dott. Douglas Derry notò che, dal punto di vista anatomico, vi era una stretta corrispondenza tra le misurazioni del teschio della KV 55 e quello di Tutankhamon. 

Cranio della KV 55

Cranio di Tutankhamon

A queste stesse conclusioni arrivò il Prof. Harrison ed esse furono nuovamente confermate da Joyce Filer nel 2000. Una ricostruzione della testa della mummia della KV 55, ordinata da Filer e condotta da D.J. Kidd, della facoltà di medicina dell’Università di Liverpool, mostra secondo il prof. Harrison una straordinaria somiglianza col volto di Tutankhamon per come era stato rappresentato sulle bare antropomorfe, ma nessuna con Akhenaton.

Hawass ha, invece, dichiarato che Tutankhamon era sicuramente figlio del faraone eretico, Akhenaton, e, sulla base di queste sue asserzioni, la bara della KV 55 è stata spostata al Museo del Cairo nella stanza di Akhenaton. 

Museo del Cairo – Stanza di Akhenaton – Coperchio del sarcofago della KV 55

Ulteriori considerazioni

In tutto questo ci si dimentica che G. Flavio, uno dei referenti di Manetone, cita, dopo Amenhotep III, quattro sovrani:

– Acencheres, figlia, 12 anni = /Akhenaton;
– Rathotis, fratello, 9 anni = Smenkhkara;
– Acencheres, figlio, 12 anni = reggenza di Merytaton – Ay;
– Acencheres II, figlio, 12 anni = Tutankhaton.

Questa segnalazione, a parte gli evidenti errori sulle durate di regno, considera Akhenaton come figlia di Amenhotep III e Smenkhkara come suo fratello. Presenta quindi due Acencheres, figli, per parlarci forse del periodo di reggenza in nome di Tutankhaton svolto dalla vedova di Smenkhkara, con la sovraintendenza di Ay, e del successivo regno in solitario di Tutankhamon.
Ci si dimentica, inoltre, della scena del funerale di Maketaton, detta figlia di Nefertiti, e della presenza al funerale di un neonato / principe, molto probabilmente Tutankhaton, figlio della giovanissima principessa, morta di parto a circa 10 anni. 

Scena del funerale di Maketaton

A conferma del fatto che nell’appendice sia stata sepolta Maketaton, in essa è stato trovato il sarcofago della giovane lungo circa 110 cm.
Chi vuole vedere invece nel neonato un ipotetico figlio della sposa secondaria di Akhenaton, Kiya, ritiene che nell’appendice della tomba reale di Akhetaton sia stata sepolta sia Maketaton sia Kiya e che entrambe siano morte di parto.

In merito alla madre di Tutankhaton, gli esami del DNA suggeriscono che essa possa essere il personaggio della KV 35, la mummia 61072 detta Young Lady. Ritengo però che in questo caso il DNA non stabilisca una certezza.
Io ipotizzo che la Young Lady sia Akhenaton – donna e non c’è quindi da meravigliarsi se Akhenaton – donna possa aver un DNA simile a quello della figlia Maketaton.
Hawass ha invece preferito parlare di una sorella e sposa non conosciuta di Akhenaton. L’ipotesi Kiya è stata, invece, abbandonata. È infatti molto probabile che Kiya fosse la principessa dei Mitanni, Tadu Heba, che, dopo aver sposato il vecchio e malato Amenhotep III, passò, alla morte del vecchio faraone, nell’harem di Akhenaton. È dunque evidente che il DNA di Kiya non poteva avere una relazione col DNA di Amenhotep III.
I risultati del DNA sarebbero ancor più complicati nel caso in cui, come credo, Tutankhamon sia figlio di Maketaton e Smenkhkara. Tutankhamon sarebbe stato cioè nello stesso tempo figlio e cugino della madre, un po’ troppo per pretendere dal DNA una risposta sicura. 

BIBLIOGRAFIA

1. G. Roeder, Amarna-Reliefs aus Hermopolis: Ausgrabungen der Deutschen Hermopolis-Expedition in Hermopolis 1929–1939 , ed. R. Hanke, Pelizaeus-Museum zu Hildesheim, Wissenschaftliche Veröffentlichung 6 (Hildesheim: Verlag Gebrüder Gerstenberg, 1969), pls. 105 (56–VIIIA) and 106 (831-VIIIC);
2. Mariette, Abydos, Paris, 1880, tom. II, pl. 40N;
3. pagina web www.egyptology.com/kmt/summer98/forum.html;
4. Zahi Hawass, articolo King Tut is the Son of Akhenaton alla pagina
www.guardians.net/hawass/articles/tut_akhenaten.htm;
5. Zahi Hawass, articolo Dig Days: Amateur Egyptologists, alla pagina
weekly.ahram.org.eg/2009/941/he3.htm;
«[…] The latest poorly-informed public statement that this amateur has made has to do with my recent rediscovery at Ashmunein of two stone talatat blocks naming Tutankhamun as the son of a king. He declared in an editorial in his magazine that I had announced that Tut must be the son of Pharaoh Akhenaten. Although I do think that this was probably the case, and these blocks do show that the young king was born into the royal family, I did not say that the blocks proved with certainty that Tutankhamun was the son of Akhenaten. If he had read my own statements on the issue carefully, rather than leaping on out-of-context quotes in the media, he would have known this. […].»
6. Zahi Hawass, articolo Mystery of the mummy of the KV55 alla pagina http://www.guardians.net/hawass/articles/Mystery%20of%20the%20Mummy%20from%20KV55.htm;
7. Zahi Hawass; Yehia Z. Gad; Somaia Ismail e altri, Ancestry and Pathology in King Tutankhamun’s Family, JAMA. 2010; 303(7):638-647 (doi:10.1001/jama.2010.121), http://jama.ama-assn.org/cgi/content/full/303/7/638 o http://hutkaptah.altervista.org/APIKTF.pdf;
8. Zahi Hawass, Yehia Z. Gad, Somaia Ismail e altri Ancestry and pathology in King Tutankhamun’s family, Supplementary Online Content, JAMA. 2010; 303(7):638-647, http://hutkaptah.altervista.org/APIKTFappendix.pdf.

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