Neferura: la principessa figlia della regina Hatshepsut


Neferura (successivamente al 1493 a.C. – anteriormente al 1468 a.C.?) è stata una principessa egiziana della XVIII dinastia[1] (1543 a.C. – 1292 a.C.), figlia della sovrana-faraone[2] Hatshepsut[3] (1513/1507 a.C. pressappoco[4] – 16 gennaio 1458 a.C.) e di Thutmose II[5] (… – …), sorellastra e probabilmente consorte[6] del re[7] Thutmose III (1481 a.C. – 4 marzo 1425 a.C.)[8].

Senenmut che tiene tra le braccia la piccola Neferure
Senenmut che tiene tra le braccia la piccola Neferure

Neferura fu una donna influente mentre la genitrice dirigeva ed amministrava l’Egitto. Per lungo tempo gli egittologi hanno ritenuto che il suo decesso, avvenuto troppo presto, le abbia precluso di divenire la sposa più importante; tuttavia su una tavoletta di argilla, rinvenuta da poco tempo sulla montagna del Sinai, viene menzionata come figlia e moglie del re. Nelle opere di scultura[9] Neferura è raffigurata tra le braccia di Senenmut[10] (… – 1462 a.C.(± 30 anni)) che, con Ahmose Pen-Nekhebet, viene incaricato dell’esercizio della tutela[11][12] della principessa[13].

Busto di Hatshepsut
Busto di Hatshepsut

Nel momento in cui Hatshepsut iniziò a regnare, Neferura fu di grande aiuto[14] nella conduzione politica e amministrativa dello Stato, diventando pertanto insostituibile per la genitrice.

Quindi la scomparsa di Neferura fu il principio del declino di Hatshepsut, affrettato dal decesso di Senenmut, facilitando in questo modo la salita al trono del figliastro della monarca, cioè colui che era tra l’adolescenza e la maturità, Thutmose III.

 

 

BIBLIOGRAFIA

AA.VV., Gli Egizi e le prime civiltà, De Agostini, Novara 1998;

AA.VV., Egitto: Storia e Mistero, De Agostini, Novara 1999;

AA.VV., La Grande Storia, RBA ITALIA, Milano 2015;

AA.VV., Le grandi civiltà: Egitto, GEDI Gruppo Editoriale, Roma 2019;

CANTÚ, I misteri delle piramidi: magia e segreti dell’Antico Egitto, Giovanni De Vecchi, Milano 1998;

CIMMINO, Dizionario delle dinastie faraoniche, Bompiani, Milano 2003;

DESROCHES NOBLECOURT, La regina misteriosa, Mondolibri, Milano 2003;

GRIMAL, Storia dell’Antico Egitto, Laterza, Bari 2007;

JACQ, L’Egitto dei grandi faraoni, Arnoldo Mondadori, Milano 1999;

LOVELLI, (7 Settembre 2016). Thutmose III: il faraone successore di Hatshepsut. Recuperato il 7 Settembre 2019, da Storie di Storia: http://www.storiedistoria.com/2016/09/thutmose-iii-il-faraone-successore-di-hatshepsut/;

SCHLOGL, L’Antico Egitto, Il Mulino, Bologna 2005.

[1] Ebbe un ruolo di primo piano nell’espulsione degli Hyksos dal Paese delle Due Terre.

[2] Aa.Vv. Gli Egizi e le prime civiltà. Novara: De Agostini, 1998, p. 73.

[3] Quinta monarca della XVIII dinastia.

[4] Desroches Noblecourt, C. La regina misteriosa. Milano: Mondolibri, 2003, p. 2.

[5] Jacq, C. L’Egitto dei grandi faraoni. Milano: Mondadori, 1999, p. 150.

[6] Grimal, N. Storia dell’antico Egitto. Bari: Laterza, 2011, p. 264.

[7] CantÙ, G. I misteri delle piramidi: magia e segreti dell’Antico Egitto. Milano: Giovanni De Vecchi, 1998, p. 215.

[8] Per avere informazioni dettagliate su Thutmose III è possibile consultare l’articolo pubblicato sul blog Storie di Storia: LOVELLI, G. Thutmose III: il faraone successore di Hatshepsut; http://www.storiedistoria.com/2016/09/thutmose-iii-il-faraone-successore-di-hatshepsut/ [7 settembre 2016].

[9] Aa.Vv. La Grande Storia. vol. II. Milano: RBA ITALIA, 2015, p. 43.

[10] Consigliere della sovrana Hatshepsut e protettore della di lei figlia Neferura.

[11] Cimmino, F. Dizionario delle dinastie faraoniche. Milano: Bompiani, 2003, p. 246.

[12] Aa.Vv. Le grandi civiltà: Egitto. vol. I. Roma: GEDI Gruppo Editoriale, 2019, p. 98.

[13] Aa.Vv. Egitto: Storia e Mistero. Novara: De Agostini, 1999, p. 212.

[14] Schlogl, H. A. L’antico Egitto. Bologna: Il Mulino, 2005, p. 66.


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