Nicola Gardini (1965) è docente di Letteratura italiana e comparata presso l’Università di Oxford ed ha pubblicato parecchi libri. Con il componimento letterario in prosa Le parole perdute di Amelia Lynd ha ottenuto il premio Viareggio-Rèpaci 2012. Ha preparato l’edizione filologica di classici antichi e moderni, fra i quali Catullo, Marco Aurelio, Ted Hughes, Emily Dickinson. Con Garzanti ha dato alle stampe pure Con Ovidio, Le 10 parole latine che raccontano il nostro mondo e Istruzioni per dipingere. Il suo sito internet è www.nicolagardini.com.
Di particolare importanza per una piena comprensione del testo Viva il latino: storie e bellezza di una lingua inutile (editato nel mese di febbraio del 2019) risulta la presentazione dello stesso da parte dell’editore nella quarta di copertina. In questa afferma che: «A che serve il latino? È la domanda che continuamente sentiamo rivolgerci dai molti per i quali la lingua di Cicerone altro non è che un’ingombrante rovina, da eliminare dai programmi scolastici. In questo libro personale e appassionato, Nicola Gardini risponde che il latino è – molto semplicemente – lo strumento espressivo che è servito e serve a fare di noi quelli che siamo. In latino, un pensatore rigoroso e tragicamente lucido come Lucrezio ha analizzato la materia del mondo; il poeta Properzio ha raccontato l’amore e il sentimento con una vertiginosa varietà di registri; Cesare ha affermato la capacità dell’uomo di modificare la realtà con la disciplina della ragione; in latino è stata composta un’opera come l’Eneide di Virgilio, senza la quale guarderemmo al mondo e alla nostra storia di uomini in modo diverso.
Gardini ci trasmette un amore alimentato da una inesausta curiosità intellettuale, e ci incoraggia con affabilità a dialogare con una civiltà che non è mai terminata perché giunge fino a noi, e della quale siamo parte anche quando non lo sappiamo. Grazie a lui, anche senza alcuna conoscenza grammaticale potremo capire come questa lingua sia tuttora in grado di dare un senso alla nostra identità con la forza che solo le cose inutili sanno meravigliosamente esprimere».
Si ritiene che quanto detto dall’editore nella quarta di copertina abbia spiegato a sufficienza scopi e finalità del volume preso in esame. Di grande utilità sono le note a piè di pagina, l’indice dei nomi di persona, delle opere, dei passi citati e dei personaggi. Un testo meritevole di notevole attenzione che si consiglia di leggere e/o regalare a coloro che sono interessati a comprendere quale possa essere il ruolo e la funzione del Latino nel mondo contemporaneo.
Titolo: Viva il latino: storie e bellezza di una lingua inutile
Autore: Nicola Gardini
Editore: Garzanti
Pagg. 236