Derivata libera e selvaggia del libro IV de “Il Vespro Siciliano” di Gaspar Amico. L’originale è disponibile presso Google Books.
Gaspar Amico, classe 1841, si unì a Garibaldi in seguito allo sbarco dei Mille e contribuì alla deposizione dei Borboni e successiva proclamazione dell’unità d’Italia che vide incoronato re Vittorio Emanuele II. Giornalista, insegnante e scrittore, si laureò infine in giurisprudenza ed esercitò da avvocato. Morì a Catania nel 1923. Alcuni sui scritti inediti sono conservati nella biblioteca comunale della sua città natale, l’attuale Ispica.
Sinossi:
Un re potentissimo sta preparando l’invasione di un impero
gli giunge notizia che un’isola su cui regna è in rivolta
l’ira lo assale e organizza spedizione distruttiva
alle sue forze aggiunge altre milizie in aiuto
un esercito formidabile sbarca in Sicilia
Messina non ha solide mura di cinta
il re ne dispone l’assedio
il destino è segnato
È la fine?
Estratto:
Tanta gente e tante armi in quel tempo
non si erano forse mai raccolte neppure per una Crociata
e forse mai tanta sete di sangue e di vendetta
aveva aizzato Cristiani contro Cristiani
Era un re superbissimo prode in armi e non uso alle sconfitte
ora sbalzato dal trono da un popolo spregiato
era un papa armato di furore sacerdotale
che vantando il dominio diretto della Sicilia
e vedendoselo sfuggire di mano
scorgeva tale irriverenza nel linguaggio dei Siciliani
da rispondergli : “Salutavano Cristo Ave re de’ Giudei
e al tempo stesso lo schiaffeggiavano!”
Biografia dell’autore:
L’autore non ama parlare di sé ma non nega di aver pubblicato “Il Nirvana di Neanderthal e altri accenti” e di aver intenzione di lavorare a una nuova edizione “Da Neanderthal a una nuova definizione di specie (proposta)”
Soprattutto va fiero di aver inventato la moneta biologica che si usura col tempo e lo scambio ed elimina tasse e connessi e consente REDDITO UNIVERSALE
Titolo: Assedio di Messina
Autore: Africano
Casa Editrice: pubblicazione indipendente
Pagg. 61